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Ricavi da sponsor e botteghino
—I ricavi della scorsa stagione erano sui 386 mln, quest'anno si parla di 380 mln. Al botteghino i nerazzurri guadagneranno qualcosa meno proprio perché non ci sono le gare della CL. Dai 79 mln della passata stagione ai 75 di questa. "Ma, a parità di partite giocate, si registra un incremento del 15% dell’area ticketing per via della maggiorazione dei prezzi e dell’aumento dell’affluenza. L’effetto Champions è più marcato sui diritti tv: i premi Uefa passeranno da 100 a 65 milioni. Cresceranno, tuttavia, i proventi dei diritti della Serie A, da 87 a 100 milioni, ipotizzando il primo posto finale in classifica", si legge nello stesso articolo. E ovviamente arriveranno anche i soldi della Supercoppa italiana vinta a gennaio. I successi internazionali dell'Inter hanno permesso la monetizzazione con gli sponsor: +48%, da 54 a 80 milioni. "È stato riempito il vuoto che era stato lasciato dall’inadempiente DigitalBits/Zytara. In attesa di valorizzare appieno lo slot principale della maglia col nuovo contratto che entrerà in vigore da luglio, la partnership sottoscritta con Paramount ha avuto il merito di posizionare il brand Inter nel mondo dell’entertainment, strizzando l’occhio alle nuove generazioni. Segno più anche per il merchandising/licensing, che passa da 13 a 24 milioni. In totale, il settore commerciale fattura 110 milioni (+36 milioni sul 2022-23)", spiega la rosea sugli sponsor interisti e l'avvicendamento tra DigitalBits e Paramount.
Costi e calciomercato
—Sono scesi anche i costi a 429 mln di euro. "Merito soprattutto dell’ulteriore taglio degli ammortamenti dei "cartellini" dei calciatori, frutto della politica di contenimento sui trasferimenti: 137 milioni nel 2020-21, 101 nel 2021-22, 90 nel 2022-23 e 78 nel 2023-24. Contrariamente alle aspettative del budget, alla fine non si riscontrerà una riduzione degli stipendi, che gireranno ai livelli di un anno fa: 228 milioni le spese complessive per il personale", spiega il giornale sportivo.
Il calciomercato si rivela essenziale per il miglioramento dei conti grazie soprattutto alle plusvalenze derivate dalle cessioni di Onana (43 milioni il guadagno netto) e Brozovic (15). 53 milioni incassati, il doppio dell'esercizio precedente. Se arrivassero a giugno altre cessiono abbatterebbe ancora il rosso, per ora stimato sui 50 mln. E che un eventuale passaggio ai quarti avrebbe sanato di almeno altri venti mln. Comunque numeri che sono in linea con il Fair Play Finanziario e il settlement agreement sottoscritto con l'Uefa.
Si punta al break even, al pareggio di bilancio che dipenderà dalla dinamica del fatturato. Sicuramente incrementeranno i costi degli stipendi con i rinnovi di Barella e Lautaro. Si lavorerà sulle cessioni ma servirà comunque una rosa adeguata, qualitativamente e numericamente, in vista della prossima stagione con più gare di Champions e il Mondiale per Club. Atteso anche un miglioramento sui guadagni dello sponsor di maglia. In questa stagione l'Inter ha incassato 11 mln da Paramount +.
(Fonte: gazzetta.it)
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