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Inzaghi doveva cogliere i segnali: nell’intervallo l’Everest. Inter, davanti urge una soluzione
L’Inter si ferma a 5. A San Siro la squadra di Inzaghi cade con il Sassuolo dopo essere passata in vantaggio grazie a un bel gol di Dumfries. L’Inter sembrava in controllo nel primo tempo, anche se qualche segnale a cui prestare attenzione c’era stato già nei primi 45’. I nerazzurri hanno creato tanto ma concretizzato poco nella prima frazione e poi hanno pagato l’inevitabile stanchezza. Quello col Sassuolo è uno stop che deve fare riflettere, le tante partite si fanno già sentire, gli impegni incombono e davanti la coperta è corta.
Con la Real Sociedad troppi cambi, col Sassuolo troppo pochi. Comunque faccia, Inzaghi sbaglia? Forse la verità sta nel mezzo. La formazione proposta oggi stava governando la partita, con tante imprecisioni e con poca lucidità negli ultimi metri, cosa che non ha permesso ai nerazzurri di aumentare il vantaggio. Ma i primi 10 minuti del secondo tempo qualche campanello dovevano farlo suonare. È sembrato che l’Inter durante l’intervallo, per raggiungere gli spogliatoi, abbia scalato l’Everest piuttosto che percorrere il tunnel. Alla ripresa squadra stanca, senza forza e senza idee. Ed è lì che probabilmente il tecnico avrebbe dovuto intervenire, senza aspettare l’1-2 del Sassuolo. Qualche correttivo e qualche forza nuova avrebbe sicuramente aiutato.
Detto che il reparto che con il Sassuolo ha steccato è il centrocampo, va comunque sottolineato come in attacco ci sia un problema. E questo problema non sono Lautaro e Thuram che stanno facendo gli straordinari, ma la mancanza di alternative. Il Sanchez visto nel finale di gara lascia più di una perplessità e l’assenza di Arnautovic toglie una pedina fondamentale a Inzaghi per le rotazioni offensive. Toccherà proprio al tecnico inventarsi qualcosa, Lautaro e Thuram non sono inesauribili. Urge un’alternativa: Inzaghi suggerisce Klaassen, entrato col Sassuolo ma ingiudicabile per il momento della partita in cui ha fatto il suo ingresso. Ora Salerno e poi la Champions col Benfica, due appuntamenti che non si possono sbagliare.
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