Andreolli: “Ogni gara è una finale, niente più passi falsi. L’abbraccio del gruppo…”

A Inter Channel il difensore nerazzurro ha parlato del momento della squadra e dell'abbraccio ricevuto dal gruppo, pochi giorni dopo la scomparsa di suo padre

Marco Andreolli è stato intervistato da Inter Channel ed ha parlato del momento della squadra che si sta allenando, in questi giorni, senza i nazionali.

Queste le sue parole:

-Ci si prepara per lo sprint finale...

10 giorni in cui si può lavorare bene dal punto di vista fisico anche se purtroppo siamo in pochi perché metà squadra è via. Penso continueranno a d allenarsi bene, a giocare. Noi qui dobbiamo ritrovare condizione per queste partite che mancano alla fine, cercando di ripartire subito dalla gara con la Sampdoria. Se vogliamo provare ad arrivare lì in alto non possiamo più permetterci passi falsi, bisogna provare a vincere tutte le gare da qui alla fine. È difficile, ma ci proveremo.

-Bisogna provare a vincerle tutte...

In serie A tutte le partite sono difficili, tutti gli avversari sono impegnativi se non li affronti con la giusta mentalità, puoi perdere punti con chiunque. Tutte le gare sono decisive, per noi ormai da mesi. Le gare vanno affrontate come delle finali, già da un po' è così per noi. Ci saranno partite importanti, ma bisogna provare a superarle tutte.

-La squadra dopo il gol è corsa ad abbracciare te (Andreolli aveva perso il padre pochi giorni prima della partita contro l'Atalanta ndr)...

È stata una cosa bella, inaspettata. È stata una cosa spontanea da parte dei miei compagni che nei giorni precedenti alla gara mi hanno dato testimonianze d'affetto e vicinanza. I ragazzi sono venuti al funerale, la società mi è stata vicina, mi hanno dato umano forza enorme in quei giorni, non me lo aspettavo e mi ha fatto doppiamente piacere, vuol dire che mi ritengono parte del gruppo, con valori importanti. Mi fa piacer avergli trasmesso questo, loro me lo hanno dimostrato con quell'abbraccio. Ringrazierò sempre l'Inter e i compagni per quello che mi hanno dimostrato.

(Fonte: Inter Channel)

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