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L’inizio da sogno, gli infortuni, i rimpianti, l’addio: i 5 anni di Sensi all’Inter

Fabio Alampi Redattore 
Il centrocampista classe '95 non rinnoverà il contratto in scadenza a giugno e lascia i nerazzurri dopo 57 presenze

L'avventura di Stefano Sensi all'Inter è arrivata ormai ai titoli di coda: il centrocampista classe '95 non rinnoverà il suo contratto in scadenza il 30 giugno 2024, e lascerà così i nerazzurri dopo 5 stagioni. Una storia iniziata come meglio non avrebbe potuto, e terminata tristemente dopo un susseguirsi incredibile di sfortuna, nel più classico dei What if...?

Un inizio da sogno

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Arrivato all'Inter nell'estate del 2019, proveniente dal Sassuolo, per 25 milioni di euro, Sensi ebbe un impatto strabiliante con il mondo nerazzurro: da subito titolarissimo nel centrocampo di Conte, mise in mostra qualità, personalità, visione di gioco e anche gol, ben 3 nelle prime 6 gare di campionato, a cui aggiunse anche 4 assist. Poi, il 6 ottobre, l'episodio che condizionò tutta la sua esperienza milanese: Sensi si fa male agli adduttori contro la Juventus, e da lì in poi non riuscì più ad avere continuità di impiego e a replicare quanto esibito nel primo mese interista. Problemi muscolari, ricadute in serie, i dubbi e le paure che cominciano a insinuarsi nella sua testa. Del giocatore ammirato nel settembre 2019 non c'è più stata traccia.

Infortuni, rimpianti e addio

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Per provare a rilanciare la sua carriera, Sensi ha accettato di ripartire lontano dall'Inter, accettando i trasferimenti in prestito alla Sampdoria prima e Monza poi. Soprattutto in Brianza l'ex Sassuolo riuscì a dare qualche segnale positivo e a ritrovare continuità di impiego, collezionando 30 presenze e 3 gol. Numeri che gli valsero l'ultima chance in nerazzurro, ma anche questa stagione si è rivelata un calvario: infortuni in serie e la miseria di 5 apparizioni, per un totale di 80 minuti. Un cammino destinato a interrompersi ufficialmente tra poche settimane tra rimpianti mille rimpianti, ma con uno scudetto in più in bacheca.