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Getty Images
L'avventura di Stefano Sensi all'Inter è arrivata ormai ai titoli di coda: il centrocampista classe '95 non rinnoverà il suo contratto in scadenza il 30 giugno 2024, e lascerà così i nerazzurri dopo 5 stagioni. Una storia iniziata come meglio non avrebbe potuto, e terminata tristemente dopo un susseguirsi incredibile di sfortuna, nel più classico dei What if...?
Arrivato all'Inter nell'estate del 2019, proveniente dal Sassuolo, per 25 milioni di euro, Sensi ebbe un impatto strabiliante con il mondo nerazzurro: da subito titolarissimo nel centrocampo di Conte, mise in mostra qualità, personalità, visione di gioco e anche gol, ben 3 nelle prime 6 gare di campionato, a cui aggiunse anche 4 assist. Poi, il 6 ottobre, l'episodio che condizionò tutta la sua esperienza milanese: Sensi si fa male agli adduttori contro la Juventus, e da lì in poi non riuscì più ad avere continuità di impiego e a replicare quanto esibito nel primo mese interista. Problemi muscolari, ricadute in serie, i dubbi e le paure che cominciano a insinuarsi nella sua testa. Del giocatore ammirato nel settembre 2019 non c'è più stata traccia.
Per provare a rilanciare la sua carriera, Sensi ha accettato di ripartire lontano dall'Inter, accettando i trasferimenti in prestito alla Sampdoria prima e Monza poi. Soprattutto in Brianza l'ex Sassuolo riuscì a dare qualche segnale positivo e a ritrovare continuità di impiego, collezionando 30 presenze e 3 gol. Numeri che gli valsero l'ultima chance in nerazzurro, ma anche questa stagione si è rivelata un calvario: infortuni in serie e la miseria di 5 apparizioni, per un totale di 80 minuti. Un cammino destinato a interrompersi ufficialmente tra poche settimane tra rimpianti mille rimpianti, ma con uno scudetto in più in bacheca.
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