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"L'Inter ha investito sul progetto a Rozzano una cifra già importante per l'opzione sull'area e per i suoi consulenti: Legend (per la parte commerciale e del marketing), Populous (per la parte architettonica), Goldman Sachs (per la parte finanziaria) e Cbre/Wepartner (per la valutazione del mercato immobiliare). Fino al 30 aprile il club nerazzurro ha un diritto di esclusiva per verificare la fattibilità della costruzione dello stadio e di altre attività in un terreno di proprietà di Infrafin, società del gruppo Cabassi. 256.000 metri quadri sarebbero destinati al nuovo impianto, il resto ad aree verde, spazi commerciali e infrastrutture sportive. Il nodo più delicato da sciogliere è quello relativo alla viabilità. La risposta degli esperti interpellati dovrebbe arrivare entro un mese, ma al momento non sono state evidenziati particolari criticità. Una buona notizia perché il 5 ottobre scorso il consiglio comunale di Rozzano ha approvato una variante al Pgt necessaria per costruire nell'area individuata dall'Inter (a ridosso della Tangenziale Ovest e dell'autostrada per Genova) un impianto sportivo di queste dimensioni", spiega Gazzetta.it.
Se dal Comune di Rozzano arriveranno tutte le autorizzazioni entro il primo semestre del 2025, l'Inter potrebbe giocare nel suo nuovo stadio per l'inizio della stagione 2028-29. Come noto sarà progettato da Populous e secondo i 'concept' presentati nello scorso ottobre avrebbe una forma ovale con colonne. Simile alla nuova casa del Tottenham. Adesso siamo ancora all'analisi delle criticità e allo studio di fattibilità, poi si passerà alla trattativa con i Cabassi per l'acquisto dell'area, ma in viale della Liberazione le sensazioni sono positive.
"Cosa succederà nell'incontro che ci sarà con Sala per la ristrutturazione di San Siro, vista di buon occhio (eufemismo) da Palazzo Marino? L'Inter è in attesa della convocazione annunciata da parte del sindaco e ha ricevuto in copia la lettera indirizzata al Milan nella quale l'amministrazione comunale chiede alla dirigenza rossonera delucidazioni dopo il procedimento amministrativo iniziato con un altro Comune (San Donato). In base alle analisi fatte in passato, e supportate dal Politecnico, gli oneri di ristrutturazione e le criticità di restare a giocare al Meazza durante i lavori avevano indirizzato i due club di Milano verso la costruzione di un nuovo impianto accanto all'attuale. In attesa del ricorso al Tar (sentenza attesa a marzo) il progetto è stato bloccato dal vincolo della Soprintendenza su San Siro e così, con il Milan che ha deciso di andare avanti per la sua strada, l'Inter ha virato su Rozzano", chiude Gazzetta.
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