L'AD Corporate dell'Inter Alessandro Antonelloha rilasciato un'intervista a Il Sole 24 Ore, nel corso della quale ha illustrato lo stato dell'arte in casa Inter dopo l'approvazione del bilancio:
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Antonello: “Inter, stadio urgente. Nuovo main sponsor dall’Asia. Per Pirelli ci sarà…”
L'amministratore delegato ha concesso una lunga intervista a Il Sole 24 Ore: "Ingaggi troppo alti, serve un accordo europeo per ridurli"
«Questi trend rendono ancora più urgente la realizzazione di uno stadio di qualità e di un distretto dello sport a San Siro. Basti pensare che le aree dotate di servizi aggiuntivi per il pubblico, per cui siamo in overbooking, oggi coprono il 4% contro una media europea del 15. Insieme al Milan abbiamo depositato pochi giorni fa la nuova proposta tecnica che accoglie i rilievi del Comune. Ci auguriamo che la procedura marci spedita anche se la città è attesa alle elezioni in primavera».
BRAND INTER - «Il valore del brand è cresciuto per oltre il 235 % negli ultimi 5 anni. La fanbase globale salita a 43 milioni di followers ci porta ad essere il nono club al mondo. E qui come il presidente Zhang sottolinea la sfida cruciale sarà quella di accrescere la fan experience per recuperare appeal verso la generazione Z sempre meno interessata alle partite. L’evoluzione in media company su cui investiamo notevoli risorse con la creazione di contenuti digitali innovativi e sempre più geo-localizzati ci ha portato poi a raggiungere 340 milioni di visualizzazioni e 560 milioni di interazioni. Un patrimonio informativo che mettiamo a disposizione dei nostri partner».
SPONSOR DALL'ASIA - «(Cina e Asia, ndr) Area da cui arriverà il nuovo main sponsor al posto di Pirelli che avrà un ruolo diverso».
STORE FISICI E E-COMMERCE - «Un programma da cui ci attendiamo molto. Così come dalla nuova media company della Lega con l’ingresso dei fondi. Dopo il triennio 2021-24 che potrebbe essere in calo ci aspettiamo che da questa una governance più business oriented possa valorizzare il prodotto Serie A»
BISOGNO DI LIQUIDITA' - «Gli ingaggi assorbono il 75/80% dei ricavi sono insostenibili. Serve un accordo a livello europeo per ridurre i compensi. Siamo pronti alle nuove sfide industriali del calcio, ma tutti devono fare la propria parte»
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