L'Inter soffre, rischia, si rialza e stringe i denti, ma vince sul campo del Borussia Monchengladbach e rilancia le proprie chance di qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, ridotte a una flebile speranza prima della gara contro i tedeschi. Un successo che segue il convincente 0-3 sul Sassuolo, che ha ridato ossigeno ai nerazzurri anche in ottica campionato: due vittorie che possono segnare la svolta della stagione interista, entrambe arrivate con il ritorno al 3-5-2 originario del progetto Conte. La Gazzetta dello Sport elogia le scelte del tecnico, premiato dopo aver deciso di difendere con fermezza le proprie idee.
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Architetto Conte: in due partite cambiata la stagione dell’Inter, messaggio all’Europa
I nerazzurri hanno dimostrato di poter essere una grande squadra
ARCHITETTO - "Se Lukaku è la palla di demolizione, Conte è l'architetto: ha costruito un'idea, l'ha difesa nei momenti duri quando le inevitabili critiche piovevano. E in due partite ha cambiato la storia dell'intera stagione: la qualificazione è sempre assai difficile, ma da domani tutto assumerà comunque un colore diverso. L'Europa ha visto, infatti, una potenziale grande squadra. In campionato Conte ha domato il Sassuolo e ieri, con arguzia e mosse coraggiose, ha messo all'angolo una delle più insidiose squadre del continente".
CONDOTTIERO - "Se dopo il naufragio contro il Madrid era lecito pensare che, in quel particolare momento, la guida di Conte non fosse più saldissima sul volante, stavolta è sacrosanto notare lo spirito magnifico forgiato nella difficoltà dal tecnico: tutta la truppa, il gigante Lukaku in primis, si è saldata attorno al condottiero in panchina. Quel gol dispettoso di Plea all'ultimo sospiro del primo tempo stava per confermare il peggiore incubo: riecco la solita Inter che si scioglie nel momento più caldo, avranno detto tanti. E invece il secondo tempo è stato un inno alla gioia, un urlo di battaglia proiettato nel futuro".
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