LEGGI ANCHE
"Il punto è che Arnautovic sembra molto deciso sul tema. Per carità, siamo all’inizio di giugno ed è ancora presto per un indirizzo definitivo. In fondo, un anno fa di questi tempi neppure Correa era intenzionato a mollare il nerazzurro, ma poi dopo la prima parte di preparazione prese in considerazione l’ipotesi della separazione. Il nodo è anche una valutazione del giocatore non bassa, in considerazione dell’età. L’Inter ha versato 8 milioni di euro al Bologna, il rischio di una minusvalenza c’è tutto. All’austriaco si sono interessati, seppur in maniera timida, due club della Saudi League, ma senza trovare una sponda nel giocatore. Il tempo schiarirà le idee. Ma è chiaro che, senza l’addio di Arnautovic, l’Inter non può inserire in rosa un’altra punta per Inzaghi. E sì che la preferenza dell’allenatore - ma anche della società - è per Gudmundsson. Ma c’è anche uno spazio salariale da tutelare. E non è pensabile, peraltro, avere cinque attaccanti in rosa per lasciarne fuori uno dalla lista Uefa. Di certo c’è che la società nerazzurra non può accelerare, oggi. E non lo farà a breve, neppure dopo l’insediamento del CdA e la scelta del nuovo presidente. Questo nonostante l’islandese del Genoa abbia manifestato il proprio gradimento all’ipotesi Inter. Arnautovic è però l’ago della bilancia. E il mercato in uscita è da sempre la vera salita da scalare", spiega Gazzetta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA