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Lunga intervista concessa da Kwadwo Asamoah ai microfoni di Football Italia. Il terzino dell'Inter ha parlato così del suo arrivo all'Inter in estate: "Avevo l'opportunità di rinnovare con la Juventus se avessi voluto, sarei potuto rimanere. Ma pensando al mio futuro, ho deciso di andare in un club per giocare di più, volevo una nuova sfida. E' sempre importante mettersi in gioco. L'Inter ha dimostrato di volermi, sono orgoglioso e felice".
Quali sono le differenze principali tra la Juventus e l'Inter? Ci hai messo tanto ad inserirti?
"Parliamo di due grandi club. Non ci sono grandi differenze. I miei compagni mi hanno accolto molto bene, lo staff tecnico anche. Mi sono sentito il benvenuto. Non è stato difficile ambientarmi, mi sento a casa".
L'Inter sta iniziando un nuovo progetto: cosa speri di raggiungere in questo nuovo capitolo?
"Ho vinto molti trofei alla Juventus, grazie alla mentalità vincente del gruppo e mia. La mentalità vincente è parte di me e calza benissimo con la voglia di Suning di tornare al top in Europa e nel Mondo, tornando ad essere competitivi in Champions League e in campionato. Credo in tutto questo".
Con chi hai legato di più?
"Ad essere onesto, ho legato con tutti dall'inizio. Tutti sono stati aperti e amichevoli".
A chi ti ispiravi crescendo?
"Mi piaceva tantissimo Adriano. Io giocavo trequartista e sono mancino come lui, i miei amici mi chiamavano Adriano. Dicevano il mio tiro fosse potente come il suo. Nel Ghana mi chiamano ancora così".
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