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Sarà un'Inter diversa quella della prossima stagione. Sono partiti tanti giocatori importanti, ma la dirigenza ha lavorato e continua a lavorare per cercare di allestire una squadra competitiva su ogni fronte. Sono arrivati giocatori importanti e ora mancano portiere, attaccante e un difensore. Ma quanto finora visto nelle prime uscite lascia ben sperare.
"L’Inter sta cambiando perché cambiano gli interpreti. Perché sul mercato il club è andato a cercare il gol, l’assist e il dribbling. In sostanza, la pericolosità offensiva. Thuram è diverso da Dzeko e Lukaku e si vedrà poi come il francese espliciterà questa differenza. Ma quel che già si vede è nella faccia, nelle giocate e nei piedi di Frattesi e di Cuadrado. Rischia di essere un asse niente male della nuova Inter, lì sulla destra. L’ex Sassuolo ha nelle gambe una capacità di inserimento fuori dal comune. E’ probabilmente il miglior interprete italiano da questo punto di vista. Tradotto nella pratica, vuol dire aggiungere ancor più verticalità a una squadra, l’Inter, che già nell’ultima parte della scorsa stagione aveva intrapreso questa strada. In Giappone su questo ha lavorato Inzaghi. Con Frattesi, l’Inter può permettersi di cercare con maggiore frequenza la palla dietro la linea difensiva, alla ricerca della sua mezzala. I gol sono la conseguenza. E quando non sono i gol, sono gli assist. Frattesi arriva più dentro l’area rispetto a Barella. E dovranno essere bravi i difensori o Calhanoglu a imbeccarlo nella maniera più precisa possibile", analizza La Gazzetta dello Sport.
"E poi c’è Cuadrado. Gli sono bastate due mezze partite in Giappone per far capire ai dubbiosi che all’Inter è venuto per restare protagonista. Il colombiano mette i dribbling nel portafoglio di Inzaghi. Ed era un portafoglio vuoto. I nerazzurri lo scorso anno sono finiti ultimi nella classifica della Serie A per dribbling tentati. Non c’era un facilitatore di gioco. Ovvero un calciatore che creasse la superiorità numerica individualmente. No, l’Inter ha sempre avuto bisogno del collettivo per creare una chance da rete. Con Cuadrado, Inzaghi s’è messo in casa una scorciatoia: dribblare si può, finalmente. Il colombiano giocherà tanto. Sta già virtualmente insidiando la posizione di Dumfries. Ma, anche se il suo fosse un impiego part time , la nuova arma sarebbe comunque sufficientemente importante. Inzaghi fa un uso quasi scientifico dei cambi sulle corsie esterne, a partita in corso. Avere la possibilità di metter dentro Cuadrado è un bell’andare".
"Inzaghi e la società sul mercato – compatibilmente con le esigenze di bilancio – stanno costruendo una squadra più imprevedibile. Che sappia appoggiarsi anche ai singoli, non solo al collettivo. Anche il prossimo innesto di Samardzic, in fondo, risponde a queste caratteristiche: fantasia, giocate, soluzioni individuali. Gli ultimi due giocatori che hanno garantito questo sono stati Perisic e ancor prima Sanchez, tremendamente ammirati pure da un integralista del 3-5-2 com’era Antonio Conte. Della serie: la miscela è quella giusta", spiega Gazzetta.
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