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"Per caratteristiche tecniche ed età (sono entrambi 2003), i due atalantini sono ai vertici delle liste dei preferiti dell'Inter. L'Atalanta, che nel 2023-24 tornerà a giocare nelle coppe europee, però, non ha intenzione di privarsi dei suoi gioielli. Soprattutto se non arriverà un'offerta davvero irrifiutabile. Pagliuca e i Percassi ritengono che il valore del difensore e dell'attaccante siano destinati ad aumentare con il passare del tempo e che un'altra stagione a Bergamo, con la vetrina europea a disposizione, ne aumenterà il valore. Peraltro già adesso piuttosto elevato visto che Scalvini costa 40 milioni e Hojlund... qualcuno in più. Gasperini tifa per continuare ad allenarli e a farli maturare. È convinto che il danese, a quota 15 reti tra Atalanta e Sturm Graz nel 2022-23, possa diventare uno dei migliori attaccanti d'Europa. Idem Scalvini che ha utilizzato con ancora più continuità rispetto all'attaccante".
"Nel corso degli anni Inter e Atalanta hanno concluso diverse operazioni di mercato e la Dea ha incassato da viale della Liberazione bonifici importanti: Gagliardini, sbarcato a Milano nel gennaio 2017, è stato pagato 2 milioni per il prestito, 20 per l'obbligo di acquisto e altri 5,5 di bonus, Bastoni è stato valutato 31 milioni (ma nell'operazione sono rientrati Eguelfi e Carraro, complessivamente pagati 11 milioni, praticamente tutti di plsuvalenza), mentre Gosens è finito alla Pinetina per 27,4 milioni, bonus compresi. Se l'Inter affondasse per Scalvini o Hojlund potrebbero essere individuate una o più contropartite tecniche (non Carboni, Oristanio e Fabbian), ma al momento il traguardo sembra lontano. Vedremo se tra qualche mese o nell'estate 2024 la situazione cambierà", aggiunge il quotidiano.
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