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Piero Ausilio, ds dell'Inter, ha parlato a LaGiovaneItalia.net del futuro di Bonazzoli e del torneo di Viareggio, ribadendo che l'Inter non perderà il bomber classe 1997: “Bonazzoli a quella cifra era un ottima opportunità. Quello che e’ poco reclamizzabile ma che va inteso tra le righe e’ che nei nuovi accordi siglati dall’Inter vige una sorta di “Gentleman Agreement” con i club presso i quali sono in comproprietà . I vari Crisetig, Longo, Benassi e Bardi li abbiamo indirizzati a societa’ che li valorizzino e facciano crescere. Ma su tutti abbiamo il diritto di riscatto. Perché alcuni errori sono serviti. E perché abbiamo capito come in Italia non sia facile poter maturare calcisticamente con i giusti parametri".
Quindi Bonazzoli non sara’ un nuovo rimpianto?
“Non credo. A parte gli splendidi rapporti con la Samp, abbiamo inserito un diritto di riscatto. E anche di contro-riscatto..”
Pero’ la Primavera parla sempre piu’ estero
“Vero, stiamo creando pero’ un serbatoio che ci possa dare ragazzi pronti per la prima squadra. Lo sono a contatto con gli allenamenti, hanno un mister che fino alla passata stagione allenava in B. Insomma ce li cresciamo un po in casa. Certo . Resta l’evidenza che gli stranieri arrivino piu’ pronti. Ma credo quello sia soprattutto un problema nostro , di mentalita’ deviata..”
Spiegazione?
“Beh, gli italiani hanno possibilita’ di poter sbagliare in campo, con la maglia dell’Inter.? Direi di no. Anzi , non gli si perdona niente. Al protagonista, al club e al mister , rei eventualmente di aver messo in campo un ragazzino non pronto.. Un 4 in pagella puo’ avere effetti devastanti su un giocatore formato.. Figuriamoci su uno che si sta formando”.
Mancini garanzia del progetto. Mancava questo tassello sul modello Genoa-Gasperini?
“Beh, diciamo che il mister nelle sue gestioni interiste ha sempre espresso numeri in quel senso. Balotelli, Biabiany e Bonucci , tanto per fare alcuni nomi, li ha fatti esordire lui. Ora chiudiamo con DiMarco e Baldini in Europa League..”
Nella lista, manca il “figliol prodigo” Santon?
“Lui fece tutto con Mourinho. Sia nel bene che nel male. Ha avuto un percorso di crescita imponente all’inizio. Forse con risultati superiori anche ai suoi stessi mezzi. Ora, dopo 4 anni in Inghilterra, nel campionato piu’ affascinante, e qualche infortunio di troppo, e’ tornato a casa. Da uomo. Ci parli e capisci quanto possa darti molto quello che non possiamo dare noi qui. La chanche di giocare e sbagliare anche qualche gara nell’arco temporale di 4 anni. Sempre pero’ sentendo la fiducia del club”
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