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Ausilio: “Mancini? Carico, resta al 100 %. Icardi punto fermo. Brozovic? Decide l’Inter, non lui”

Al Festival del Calcio, tenuto oggi a Perugia, Piero Ausilio si è concesso ai cronisti presenti. Tante conferme su Mancini, Icardi e il gruppo Suning. Un commento anche si Brozovic: "Non decide lui del suo futuro, decide l'Inter"

Dario Di Noi

A margine del Festival del Calcio, tenuto oggi a Perugia, il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio  ha rilasciato una lunga intervista ai cronisti presenti. Qui la versione integrale, su mercato, Suning e futuro.

"Come sto in questi giorni? Bene, io sono sereno, sono concentrato e penso a fare il mio lavoro, soprattutto con l’allenatore, per cercare di trovare le situazioni migliori per migliorare la squadra. Altre persone della società sono invece preposte a seguire altre cose in territori più lontani (ride). Se cambia qualcosa per il mercato? No, io allo stato attuale sto lavorando secondo le direttive che mi erano state date prima di questo tipo di notizie. Al momento aspettiamo tutti che le cose vengano definite, ad ora mi risulta che ci siano delle negoziazioni e nulla è stato definito. Io lavoro come mi era stato detto di fare, nel rispetto di quelle che sono le direttive della società e dei condizionamenti che ci arrivano dalla UEFA per il Financial Fair Play. Inter competitiva il prossimo anno? L’Inter è l’Inter, non parte mai pensando di non poter arrivare al risultato massimo. Ha una propria storia e un proprio DNA. Questo non vuol dire che non conosciamo quali sono le difficoltà, i termini del FPF e soprattutto i condizionamenti economico finanziari del momento, ma l’Inter ha il dovere di fare il massimo e lo faremo anche nella prossima stagione. Tempi  per questa trattativa con il Suning? Sinceramente non lo so perché non me ne sto occupando. Non è una cosa che seguiamo noi parte tecnica. Io e Mancini in questo momento stiamo cercando di individuare quali sono i prospetti da considerare per il mercato in entrata e stiamo lavorando anche su quelli in uscita. Come ho visto Mancini? Non cambia assolutamente nulla, normale che come tutti possa essere rimasto sorpreso all’inizio, perché sapevamo ci fosse in corso qualcosa ma si è sempre parlato di azioni di minoranza. Quando sono uscite altre voci, un po’ di sorpresa c’è stata, ma io e lui ci siamo già visti qualche giorno fa, siamo assolutamente concentrati sul nostro lavoro. Lui è assolutamente carico, voglioso di fare bene e di ripartire con la squadra già dal ritiro di luglio e con degli obiettivi ben chiari in testa. Resta al 100 %? Assolutamente sì, io lavoro con Mancini e con tutta la società per costruire l’Inter della prossima stagione. Non c’è assolutamente nessun dubbio. Come giudico l'esperienza conThohir? Intanto lui c’è ancora ed è ancora il mio presidente. L’esperienza con lui è un’esperienza che c’è: sono stati due anni importanti, ha portato un nuovo sistema di lavoro, una metodologia diversa che, per questo, non può essere definita migliore o peggiore rispetto a quella di prima. Una metodologia nuova comunque ti affascina, ti stimola. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con manager stranieri e con nuovi dirigenti: è stata - ed è - un’esperienza assolutamente positiva. Se mi stimola questa nuova avventura o se può starci l’idea di chiudere e pensare ad altro, magari alla Premier? No io sono sempre stimolato, ho la testa sull’Inter e sono all’Inter da tantissimo tempo. Mi auguro di poterci stare ancora per molto, non dipenderà solo da me, però sicuramente oggi, come Mancini, la testa e tutte le mie energie sono rivolte all’Inter, con la volontà di fare bene la prossima stagione. Brozovic ha detto di non essere sicuro di rimanere all’Inter? Ah Brozovic ha detto questo? (sorride). Beh intanto non ho conferme, visto che non ne ho avuto l’occasione e ho viaggiato. Brozovic ha un contratto con l’Inter quindi non decide lui quello che sarà il suo futuro. Il suo futuro lo decide l’Inter. Se sarà all’Inter saremo tutti contenti perché è un ottimo giocatore e un ottimo prospetto. Decide la società su di lui, non mi risulta che sia un giocatore in scadenza di contratto. Ha ancora tre anni con l’Inter, per cui sia lui che il suo procuratore - qualsiasi idea dovessero avere in testa - dovranno confrontarla con quella della società. Banega? Intanto non è ancora un giocatore dell’Inter perché manca ancora un mese prima di poter parlare di certe cose. Se sarà un giocatore dell’Inter, parliamo di un giocatore che ha qualità, un carisma e una personalità che non richiedono alcun tipo di presentazioni. Icardi punto fermo da cui ripartire? Assolutamente sì".

(tmw)