"Pochi minuti fa ci hanno confermato che Cuadrado dovrà subire un intervento chirurgico. La patologia al tendine non lo ha messo in condizione di esprimersi, a livello conservativo abbiamo provato a fare di tutto. Da lunedì dovrò cominciare a pensare a qualcosa, non ci ho ancora pensato. Domani raggiungerò il mister e Marotta a Roma, poi dopo la partita con la Lazio metteremo la testa anche su questo problema che non ci aspettavamo. Se non ci fosse stato questo problema di Cuadrado non avremmo fatto mercato a gennaio. A volte a toccare le cose che funzionano si fanno solo danni. Noi pensiamo di avere una squadra forte e competitiva in tutti i reparti, siamo completi e lo stiamo dimostrando in campionato e in Champions League. L'Inter che pareggia in casa contro la Real Sociedad sembra un disastro, in realtà ci siamo permessi di giocare le ultime due partite senza avere l'obbligo di dover vincere. Arrivare primi era sicuramente un obiettivo, ma poter giocare queste due partite con serenità e preparare al meglio il campionato era un lusso che ci siamo permessi perchè siamo stati bravi prima. Attacco? Abbiamo 4 attaccanti. Leggo spesso che dovremmo intervenire, ma noi siamo contenti degli attaccanti che abbiamo, 2 giocano dall'inizio e altri 2 sono pronti a entrare. Aggiungo che molti si dimenticano che noi abbiamo un giocatore fortissimo che oggi e negli ultimi anni è stato usato per lo più da centrocampista, ma Mkhitaryan ha fatto tante partite da seconda punta. All'iniio della sua carriera era soprattutto un attaccante, all'occorrenza c'è anche lui come quinto".
"Rimpianti? Ce n'è tanti... Restando all'attualità, dico Bremer sicuramente. Era un giocatore sul quale eravamo decisamente in vantaggio, di più non posso dire. Poi di fatto vennero a mancare le risorse necessarie e il giocatore venne pagato onestamente tanto, e noi pur avendo un vantaggio sia con il giocatore che con il Torino, si decise di non andare avanti perchè i costi in quel momento erano diventati per noi eccessivi. Tutti insieme lavoriamo forte e con grande passione, sacrificio, perché sappiamo qual è la nostra responsabilità e l'obiettivo. A differenza di altri abbiamo consapevolezza di essere forti, ma vogliamo essere umili e capaci di crescere giorno per giorno. Non ci nascondiamo, sappiamo perfettamente che l'Inter ha la qualità per avere quel tipo di obiettivo. Se dovessi dichiarare che siamo qui a giocare per il quarto posto non sarebbe onesto verso i nostri tifosi e verso la qualità del nostro allenatore e dei nostri giocatori. Da qui a vincere passano tante cose: tante squadre, anche quelle che si nascondono un pochettino di più, hanno tutte lo stesso obiettivo. Non posso immaginare che Juventus, Milan e Napoli a inizio stagione abbiamo l'obiettivo solo di entrare in Champions League. Noi non ci siamo mai nascosti, non abbiamo però interesse o voglia di dichiararlo ogni settimana. Abbiamo l'obiettivo in testa, se non succederà stringeremo la mano a qualcuno e ci prepareremo per la successiva stagione, consapevoli di ripartire per lo stesso obiettivo. L'Inter tutte le stagioni parte per vincere. Djalo? È un profilo che stiamo seguendo. Purtroppo adesso è infortunato, non mi risulta abbia già recuperato. È un profilo molto interessante. Noi nel reparto pensiamo di essere al completo, non ci fosse stato l'intoppo di Cuadrado, a gennaio saremmo rimasti così. Valuteremo insieme all'allenatore e a Marotta il da farsi, se fare un esterno o qualcosa di diverso. Deve essere un sostituto di Cuadrado".
"Stadio? Non lo so, sono sincero. Noi dell'area sportiva non conosciamo le novità del tema. Quanto sarebbe importante per il club? Penso che sia davanti agli occhi di tutti, lo stadio di proprietà in Europa h adimostrato di essere di aiuto per tutti i club, è un qualcosa di assodato. Mi auguro che in Italia, indipendentemente da Inter, Milan o Milano, sia questa la strada. Ci saranno gli Europei, di sollito noi italiani abbiamo bisogno dei grandi eventi per sbloccare tutte le situazioni ferme da anni. Spero che succeda lo stesso anche stavolta. Nazionale? Abbiamo un allenatore bravo, ho avuto modo di lavorare con Spalletti, so quanto è determinato e quante qualità ha. Siamo in buone mani, questo mi dà grande fiducia. Penso che l'Italia arriverà preparata. Ci sono giovani interessanti, altri con esperienze anche in Champions League, come i nostri dell'Inter: siamo orgogliosi di essere il club che ha dato più giocatori alla Nazionale negli ultimi mesi, questo è motivo di orgoglio, speriamo di continuarlo a essere. Saremo la sorpresa del prossimo Europeo. Il rapporto con gli allenatori all'Inter? Mi sono trovato bene con tutti. Ho lavorato con Inzaghi, Pioli, Mazzarri, Gasperini, Spalletti, Conte... Ho avuto la fortuna di lavorare con tutti i migliori allenatori italiani. Il migliore è sempre l'ultimo perchè mi piace parlare del momento: oggi il presente e il futuro è Simone Inzaghi, sono stra felice di lavorare con lui, è un allenatore giovane che sta crescendo tantissimo, ha talento, fa parte dei grandissimi".
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