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Potrebbe esserci un ritorno di fiamma tra l'Inter e Pato. Del resto, già nel 2007, l'attuale tecnico dell'Inter Roberto Mancini spinse molto per l'acquisto del brasiliano, allora 17enne di belle speranze dell'International. Il tecnico nerazzurro l'aveva visto nel Mondiale per club del dicembre 2006 e visionato in alcuni dvd, ne rimase stregato e chiese il suo acquisto, ma alla fine il Papero per 22 milioni andò dai cugini del Milan. La storia poi è conosciuta: Pato che nelle prime stagioni si impone all'attenzione mondiale, mentre dal 2011 in poi crolla sotto i colpi di mille infortuni muscolari. Dal gennaio 2013 Pato è tornato in Brasile: benino al Corinthians (17 gol in 62 partite), mentre dal febbraio 2014 col San Paolo ha ricominciato a volare, segnando 24 reti in 59 partite. Adesso il Papero - che andò via dal Milan sotto i fischi, dovuti anche alla sua relazione con Barbara Berlusconi - ha voglia di tornare in Italia.
Ora, dopo essere tornato su livelli accettabili, i suoi agenti hanno incominciato a proporlo a destra e a manca e quando Ausilio lo ha proposto al Mancio la porta del tecnico di Jesi non si è affatto chiusa, anzi. Al momento però, Mancini ha altre priorità e rispondono ai nomi di Fekir e Pedro per completare un attacco che sarà composto da Icardi, Palacio, Shaqiri e quasi sicuramente Biabiany (se le prossime visite ne certificheranno il pieno recupero). Il problema è che le due strade sono in salita e quindi ecco che Pato rimane un'opzione di primissimo piano, anche perché il prezzo del cartellino non è proibitivo: il brasiliano è sempre di proprietà del Corinthians, ha una clausola da 10 milioni, ma a 6-7 si potrebbe trovare l'intesa.
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