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Piero Ausilio ha concesso una lunga intervista ai microfoni di TuttoSport. Questi i passaggi che riguardano Luciano Spalletti: "Sembra qui da tanti anni, si è integrato alla perfezione non solo con il mondo Inter, ma anche con la città. Si è subito trovato bene, si sente a suo agio e ha dato un contributo importante per migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana ad Appiano. E’ attento alla cura del particolare: per esempio lui è un intenditore di terreni, sa come coltivarli e per questo è attentissimo al taglio dell’erba e a come devono essere segnati i campi prima degli allenamenti. Inoltre ha insistito molto sull’aspetto della nutrizione, tant’è che da venti giorni abbiamo inserito nello staff un dietista che quotidianamente si raffronta con gli chef e lo staff medico".
A Spalletti sono bastati quattro mesi per dare un’identità alla squadra.
"La storia parla per lui: Spalletti ha sempre fatto bene utilizzando più sistemi di gioco. Sta dando una mentalità precisa ai giocatori, vuole dominare l’avversario, ma non perde di vista l’organizzazione, i principi di gioco e le qualità degli avversari, perché non si può avere lo stesso atteggiamento con la Roma e con il Napoli. Luciano non è un integralista, pensa che si possa arrivare al risultato in modi diversi. Ha conquistato i giocatori con il suo credo: tutti corrono e lavorano per gli altri. La squadra è compatta, corta e ha la sua “cazzimma”".
Si può dire che Spalletti sia uno degli ultimi “duri” rimasti nel nostro calcio?
"Spalletti è il comandante di questa truppa. Ricordate quanto successo a Brunico col tifoso che se l’era presa con Ranocchia? Lui l’ha messo subito in riga, lanciando un messaggio a tutti: questi sono i miei ragazzi e io mi metto davanti a loro. Non troverete un’intervista in cui non difenda qualcuno dei suoi giocatori: per lui sono veramente i migliori al mondo, tant’è che non vuole assolutamente che venga venduto nessuno a gennaio".
C’è qualcosa che lo accomuna a Mourinho?
"Trovo delle similitudini sulla voglia di alzare sempre l’asticella, di comunicare a tutti, squadra, società e tifosi, di fare sempre qualcosa di più, di tenere al massimo il livello di attenzione. L’obiettivo è quotidiano, si guarda al giorno dopo, al massimo alla prossima partita, mai troppo avanti".
A gennaio inizierete a parlare di rinnovo?
«Con Spalletti abbiamo concordato due anni puliti, senza clausole. Stiamo bene insieme e quando si sta così, l’ultimo dei problemi è capire per quanto tempo bisogna continuare. Consideriamo Spalletti un vero tesoro, fondamentale per il presente e per i progetti futuri dell’Inter».
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