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Ausilio: “Vidic e Medel non si discutono, Dodò non sembra grave. Felici di Mazzarri”

Francesco Parrone

Il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio, è intervenuto nella mix zone del Meazza per commentare ampiamente la pesante sconfitta incassata dall’ Inter ad opera del Cagliari. Queste le parole raccolte da FCINTER1908.IT:  Cosa è...

Il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio, è intervenuto nella mix zone del Meazza per commentare ampiamente la pesante sconfitta incassata dall' Inter ad opera del Cagliari. Queste le parole raccolte da FCINTER1908.IT

Cosa è successo? "E' il calcio purtroppo. Speravamo capitasse più tardi possibile però qualche volta sono situazioni che trovi sulla tua strada. Io ho detto da subito che non bisogna nascondersi dietro nessun alibi, il mister ha dato una spiegazione fisica, ha fatto riferimento anche al turnover che probabilmente dopro quattro partite poteva essere fatto in modo un po' più deciso. Io ho rivisto i goal e aggiungo che forse oltre al turnover, all'aspetto fisico, è mancata quella cattiveria, quella mentalità  che una squadra come l'Inter, che vuole diventare grande deve avere. Prendere dall'area piccola o dall'area di rigore tre goal, subire un rigore o dei calci d'angolo come abbiamo subito noi. Qui c'è anche qualcosa che va oltre l'aspetto tattico e fisico, ed è quella cattiveria che una squadra che va in campo, in casa per vincere, non può non avere.

Anche gente esperta come Vidic ha commesso degli errori... "Se fate riferimento all'errore del passato è solo un infortunio. Vidic ha una storia che parla per lui. L'errore che ha fatto può capitare una volta nella carriera, non succederà  mai più penso. Non deve dimostrare niente, è un grande campione. Quando si vince e si perde lo si fa in undici. Vidic è uno di questi undici. Oggi la squadra nel momento di difficoltà  legata anche all'emotività , legata all'episodio di questa espulsione, forse un po' esagerata, soprattutto per la dinamica dei due interventi. E' difficile che nel campionato portino ad una espulsione. In quel momento dovevamo essere forse più maturi, più attenti, più esperti, ricompattarci un attimino, stare sulla difensiva e cercare di far passare il momento che era un momento molto particolare soprattutto dal punto di vista emotivo. Invece abbiamo dato a loro la possibilità  di farci praticamente tre goal in dieci minuti e questo non è da una squadra che vuole diventare grande come l'Inter ha l'ambizione di fare".

Medel?"Lui veniva da tantissime partite sia con la nazionale sia con l'Inter. Veniva anche da un infortunio che lo ha tenuto praticamente lontano per quasi tutta la preparazione. Quando il mister oggi ha fatto riferimento al turnover penso abbia pensato soprattutto a lui, cioè si è fatto talmente prendere dalla qualità , dalla bontà , dalla forza che questo giocatore aveva dimostrato di avere. Forse nessuno di noi poteva pensare che alla fine Medel è un calciatore come gli altri e poteva essere anche un po' stanco. Tutto qui. Medel non si può discutere".

Thohir cosa ha detto negli spogliatoi?Non si aspettava di perdere contro l'ultima in classifica... "Penso nessuno se l'aspettasse. Thohir ha cercato di ricuorare subito tutti cercando di trasmettere messaggi positivi, di fiducia, come giusto che sia. Il Cagliari deve essere già  il passato, arrivano già  giovedì e domenica delle partite importanti ed è in queste occasioni che dobbiamo dimostrare di aver capito la lezione".

Situazione del campionato? "Mancano ancora tantissime partite. Noi sappiamo cosa vogliamo fare in questo campionato, dobbiamo cercare di far bene, di migliorarci, di affrontare le partite una alla volta cercando di vincerne il più possibile. Questo è quello che vogliamo fare...".

Kovacic e Icardi sono il presente ma dovranno essere anche il futuro. Per il rinnovo di questi giocatori c'è da aspettarsi qualche novità  a breve? "Non ci sono delle scadenze che portino chissà  quali divergenze, hanno dei contratti. C'è la voglia di confrontarsi con loro per cercare di impostare magari un lavoro insieme di medio-lungo termine ma non c'è nè un termine, nè un'urgenza. Questo lo vogliamo fare, l'ha detto il presidente, penso che sia anche nella mentalita dei calciatori. Quando ce ne sarà  l'occasione cominceremo ad affrontare il tema anche dei rinnovi...".

E' cambiato qualcosa dal punto di vista della preparazione rispetto allo scorso anno? "Ci sono molte più partite quest'anno. La preparazione deve tenere in considerazione del fatto che si gioca ogni tre giorni. Siccome vogliamo essere competitivi in tutte le competizioni, vogliamo farle bene tutte, addirittura a gennaio faremo anche la Tim Cup quindi non possiamo non affrontare ogni gara come se non sia importante. Adesso si pensa a giovedì, non ci si prepara pensando a quella di domenica, si cerca invece di fare le cose una alla volta cercando di farle bene. Le preparazioni sono sempre discorsi molto, molto particolari, io spero che questo episodio sia da considerare tale e che da subito l'Inter si possa rialzare e vincere la partira".

Dove ha fallito oggi l'Inter? "Oggi ha fallito, ha preso 4 goal in casa, non può certo essere definita una buona gara. Ho rivisto le immagini, loro fisicamente stavano meglio, si era visto da subito anche 11 contro 11 ma i goal sono un qualcosa che vanno al di là  sia dall'aspetto tattico che fisico. Devi essere cattivo, non devi permettere che la palla che arriva in area possa arrivare sui piedi dell'avversario con una facilità  eccessiva che permette di battere a rete. Questo deve farci riflettere, dovremo essere più cinici, cattivi, più attenti e non dobbiamo pensare di aver fatto nulla. Dobbiamo ritornare umili, ricompattarci e trovare subito delle soluzioni per tornare ad essere quelli che eravamo. Avevamo fatto bene fino ad oggi, non dobbiamo dimenticarci delle buone gare che l'Inter ha fatto".

Zeman è stato spesso accostato all'Inter. Questa partita aumenta i rimpianti?"Non c'è nessun rimpianto. Noi siamo molto contenti della persona che allena l'Inter, fino a questa mattina si parlava di un'Inter che stava facendo molto bene, un'Inter che aveva solo subito un goal. Oggi non può essere diventata una squadra scarsa e ne tantomeno una squadra che deve ripartire da zero. E' una squadra che ha iniziato un percorso, non pensavamo prima di essere i più bravi ma non pensiamo nemmeno di essere diventati così scarsi. Lo dimostreremo da subito".

I tifosi hanno fischiato alla fine della partita..."Beh, perdo 4-1 non mi aspetto certo che la gente si metta a cantare. Loro hanno fischiato ma noi siamo arrabbiati, se dopo un 4-1 non ti aspetti dei fischi saresti anche poco intelligente quindi è giusto che fischino. Tra l'altro fino all'ultimo minuto la gente e la curva in particolare, hanno sostenuto la squadra, hanno incitato, poi alla fine della partita se il risultato è questo qualche fischio è giusto prenderlo e lo portiamo a casa".

Palacio è indietro di condizione? "Non è di certo in una condizione ideale, ha saltato praticamente tutta la preparazione. E' tornato dal Mondiale con un infortunio che lo ha tenuto praticamente fuori fino alla fine di agosto. E' tornato a lavorare a settembre, oggi deve giocare due partite in tre giorni, se avessimo potuto farlo riposare probabilmente sarebbe stato un bene ma con l'infortunio di Icardi, la condizione di Osvaldo, quella di Palacio, sappiamo che questa è una cosa che poteva anche succedere".

Non si poteva provare con Puscas? "Quando rientra uno devi anche avere la freddezza, la lucidità  di pensare di entrare in campo e di cercare di fare una cosa alla volta. Penso che la squadra nel secondo tempo ha trovato un equilibrio in dieci, ha cercato nei primi 20 minuti di provare a ribaltare questo risultato e di accorciare le distanze, non ci è riuscita, poi negli ultimi minuti eravamo veramente stremati. In una partita negativa il secondo tempo è stato qualcosa di intelligente, ci abbiam provato con un atteggiamento positivo, con cuore, abbiamo avuto delle palle goal e non è andata bene. Non era nemmeno pensabile che l'Inter potesse ribalarla con facilità , questo la gente lo ha anche capito perchè fino alla fine ha cercato di sostenere la squadra".

Dodo? "Ha avuto un piccolo problema al ginocchio. Non sembra una cosa grave ma c'è stato un colpo che ha subito al gionocchio dove aveva avuto già  un problema. E' una cosa che va rivista bene con i tempi...".