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Baldini, scuse ad Oriali: “Passaporti? Ha patteggiato, ma non sapeva nulla”

Eva A. Provenzano

Maggio 2006. L’Inter patteggia per il caso passaporti. Il giocatore nerazzurro Alvaro Recoba e il dirigente Gabriele Oriali vengono condannati a sei mesi (sostituti con circa 21mila euro di multa) per concorso in falso e ricettazione.  Una...

Maggio 2006. L'Inter patteggia per il caso passaporti. Il giocatore nerazzurro Alvaro Recoba e il dirigente Gabriele Oriali vengono condannati a sei mesi (sostituti con circa 21mila euro di multa) per concorso in falso e ricettazione. 

Una macchia che in Italia nessuno ha mai perdonato alla società interista e che puntualmente, nei giorni scorsi, è stata rinfacciata alla truppa nerazzurra per giustificare 'il sistema' Calciopoli.

Franco Baldini, dopo anni di 'esilio' in Inghilterra e in Spagna torna a dirigere la Roma. "Sono andato via perché dopo quello che ho detto su Moggi non aveva più senso restare in Italia, né c'erano più le condizioni di lavoro. Troppi conflitti d'interesse, troppo impicci, tra sistemi di credito, persone, istituzioni. Io quel calcio non l'amavo più, non ci riuscivo. Per un po' sono andato in Sudafrica a vendere caffè. Però ora devo fare ammenda", dice in un'intervista concessa a La Repubblica.

E quell'ammenda sono le scuse che il dirigente giallorosso pone a distanza di cinque anni a Lele Oriali proprio per il caso passaporti. 

"Su Gabriele Oriali, che è rimasto coinvolto e ha patteggiato, come dirigente dell'Inter, nello scandalo dei passaporti falsi sul dossier Recoba. Ha detto la verità, nel senso che mi chiese un consiglio, io gli dissi che sapevo che c'era una persona, che però non conoscevo, che si occupava di vedere se le carte erano in regola. Poi questa persona non si è rivelata a posto. Oriali non lo sapeva, nemmeno io. Lui ha molto sofferto per la macchia e mi dispiace".

Poi una battuta su Facchetti: "Ho conosciuto Giacinto, una buona e grandissima persona. Ma la morte non abbuona certi comportamenti. Credo che dal paradiso può evitare di guardare lo squallore qui sotto".