L'Inter vive giorni di fermento. L'addio di Conte ha costretto la dirigenza campione d'Italia a ricercare un nuovo allenatore, fra una voce di mercato e l'altra. La scelta è ricaduta su Simone Inzaghi, che lascia la Lazio dopo 21 anni tra campo e panchina e che in biancoceleste ha ottenuto risultati straordinari in proporzione alla rosa a disposizione. Sarà lui l'uomo giusto per mantenere l'Inter ai vertici della Serie A e provare ad andare avanti in Europa? FCInter1908.it ne ha parlato con Marco Ballotta, ex portiere di Inter e Lazio ed ex compagno di squadra di Inzaghi a Roma.
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ESCLUSIVA Ballotta: “Inzaghi un top. Vive di calcio, ideale per l’Inter. Eriksen con lui…”
FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva Marco Ballotta, ex portiere di Inter e Lazio ed ex compagno in biancoceleste di Simone Inzaghi
Cosa ne pensa di Simone Inzaghi? Crede sia l'uomo giusto?
Non dico che sia una scommessa, ma sarà decisivo il cambio d'ambiente. Da allenatore, è sempre stato alla Lazio. Ha dimostrato di saper fare il suo mestiere e di crescere di anno in anno. Era giusto cambiare, è andato in uno dei migliori club del mondo. L'Inter ha vinto lo scudetto giocherà la Champions, può fare bene. L'unico punto di domanda è sul cambio d'ambiente, dato che alla Lazio conosceva tutto e tutti. E' comunque un grosso stimolo: aveva bisogno di cambiare aria e l'Inter credo sia la scelta giusta per lui.
Lei lo conosce bene, visto che siete stati insieme alla Lazio. Che compagno di squadra era?
Eravamo spesso insieme nei ritiri, si giocava sempre a biliardo. Era uno divertente. Sinceramente, da giocatore non pensavo diventasse un bravo allenatore, ma poi è cambiato. Ha fatto il suo percorso nelle giovanili della Lazio. Ha avuto la sua occasione e l'ha sfruttata a pieno. Ora è un top. E' cambiato ed è destinato a diventare un grandissimo.
Si aspettava diventasse così bravo da allenatore?
Era un ragazzino. Parlava sempre di calcio, quello sì, ma gestire i giocatori è una roba indifferente. Era certamente preparatissimo anche all'epoca. Vive di calcio, è sempre stata la sua passione e continua a svilupparla tutt'ora. Non uso l'aggettivo predestinato, ma la sua passione per il calcio si è resa utilissima, visto dove è arrivato. La strada era già segnata.
Nella Lazio, con Luis Alberto e Milinkovic-Savic, abbiamo visto come ami i calciatori di qualità. Nell'Inter ci sono calciatori come Eriksen e Sensi: potrebbero diventare ancora più centrali nel suo progetto rispetto a quanto lo sono stati con Conte?
E' indubbio. L'Inter a livello tecnico ha qualcosa in più rispetto alla Lazio. I nerazzurri ha tanti giocatori molto bravi tecnicamente. E' un allenatore che dà tante possibilità, penso che sia l'ideale per l'Inter.
E ha dimostrato di saper valorizzare al meglio anche gli attaccanti, visto il lavoro fatto con Immobile. C'è da aspettarsi che con Lukaku avrà un bel feeling...
Lui è stato un ottimo attaccante, di conseguenza ne sa più di tanti altri. Con Lukaku, lì davanti ci sono ben pochi problemi. Ma, in generale, credo non avrà grosse problematiche con la rosa dell'Inter che, al netto di qualche problema societario e di qualche cessione, resta molto competitiva. Di sicuro non verrà smantellata.
Sorpreso dall'addio di Conte?
Con lui non ti sorprendi più. Non è stata la prima volta e penso che non sarà l'ultima. Quando sente che le cose non vanno come dice lui, non sta troppo a pensarci su. E' un decisionista. Non so come siano andate precisamente le cose, ma probabilmente avrà fatto delle richieste che la società non poteva accontentare. Potrebbe anche stare fermo. Lui è così: se non vede le cose come vuole lui, decide velocemente.
Si fanno i nomi di tanti possibili partenti. A chi non rinuncerebbe mai?
Beh, è chiaro: Lukaku è imprescindibile.
Crede in un'Inter ancora competitiva per lo scudetto nella prossima stagione?
Deve esserlo. E' davanti a tutti e lo ha dimostrato quest'anno. Non è un caso se ha vinto il campionato. Non può allentare la presa, perché le altre si rinforzeranno e saranno pronte. Ci saranno sempre quelle 3-4 squadre in lotta.
Cosa serve a questa Inter per rinforzarsi e restare ad alti livelli?
L'Inter è già molto forte così, ma tutto dipenderà dalle cessioni. Ci sono tantissimi giocatori forti. Forse si può migliorare qualcosa per la Champions, forse in difesa. Bisogna sempre guardare cosa offre il mercato.
Handanovic quest'anno si è preso una bella rivincita, dopo alcune critiche, alzando al cielo il trofeo di campione d'Italia da capitano. Punterebbe ancora su di lui per il futuro?
Handanovic non aveva dimostrare, le critiche fanno parte del gioco. Lui ha l'età giusta per affrontarle. La piazza Inter non è sicuramente facile, ma la conosce bene. Era mio compagno alla Lazio, faceva il terzo portiere. Con lui i biancocelesti hanno perso una grande occasione, se lo sono lasciato scappare. Io punterei ancora su di lui, ma metterei un secondo di buon livello. Lui ha l'esperienza necessaria per capire le situazioni. Io aumenterei il livello dell'eventuale secondo portiere. L'ideale sarebbe Reina, che sa stare al suo posto ma al contempo sa farsi trovare pronto. Anche lui, però, ha un'età. Oppure si può provare con un giovane interessante. Musso? Potrebbe andare.
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