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Calhanoglu: “Barcellona col fuoco dentro. Lukaku lavora h24. Io vice-Brozo grazie a…”

Andrea Della Sala

In vista della sfida di domani sera tra Barcellona e Inter, Amazon Prime ha intervistato in esclusiva Hakan Calhanoglu

In vista della sfida di domani sera tra Barcellona e Inter, Amazon Prime ha intervistato in esclusiva Hakan Calhanoglu, autore del gol decisivo nel match di San Siro. Queste le parole del centrocampista nerazzurro:

Prima della partita col Barcellona eravamo già mentalmente pronti, perché lo sapevamo che loro sono forti, hanno giocatori importanti, con palla sono veramente forti, però se sei già pronto mentalmente, esci dal campo, lo sai già che devi dare il massimo.

Il Mister voleva che noi lavorassimo da squadra in campo, non uno da solo; invece martedì tutti abbiamo lavorato, l’uno per l’altro. Abbiamo corso di più, con voglia, con coraggio, cuore, quello che mancava secondo me nelle ultime partite. Noi adesso vogliamo solo pedalare, pedalare, e lavorare.

Forse con il Barcellona hai giocato la tua migliore partita stagionale nel ruolo di vice Brozo; è una posizione che senti tua?

Non sono abituato in questo ruolo, mi trovo meglio con un altro mediano vicino a me, in nazionale giochiamo sempre così, qui ero da solo però con Bare e Mkhitaryan che mi hanno dato grande mano, abbiamo fatto un grande lavoro.

Rome deve forzare un po’, perché è normale che manca un giocatore importante come lui, anche lui lavora tutto il giorno veramente bene, fa il massimo per tornare con la squadra; uno che tiene la palla con la sua forza, sicuramente ci aiuta per uscire meglio da dietro, tutti hanno diverse qualità però con lui che tiene di più il pallone, siamo più tranquilli.

Ci racconti meglio questa storia di Onana e Lukaku che ti hanno consigliato dove tirare per battere Ter Stegen?

Prima della partita Romelu è venuto da me, mi ha detto che quando avrei calciato in porta, di provare a calciare sulla destra, dove Ter Stegen è un po’ più debole, anche André me lo ha detto, che lo conosce meglio di me. Prima di calciare ho pensato subito a quelle parole che mi hanno detto e sono andato veloce, perché non c'era tempo di pensare troppo e ho tirato molto bene.

Sono arrabbiati hanno il fuoco dentro, sappiamo che sarà difficile lì, però noi daremo il massimo, se lavoriamo così in campo, per 90 minuti fino alla fine, non credo che molte squadre abbiano la possibilità di vincere contro di noi.