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Gestione lucida e glaciale, il piano è chiaro. Per uscire dal Camp Nou Inzaghi sbircia Mou

Alessandro De Felice

Il tecnico nerazzurro prepara la sfida del Camp Nou con due risultati su tre a disposizione in ottica qualificazione

Un confronto inevitabile. Ben 12 anni dopo per Xavi e Inzaghi torna in auge il paragone con José Mourinho e Pep Guardiola e quel Barcellona-Inter indimenticabile.

Tutt'altra storia, per diverse ragioni, come sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Quella era una semifinale di Champions, questo un primo turno. Troppo diversi sono i profili dei tecnici. Nel 2010, Guardiola, 39 anni, aveva già in tasca una Champions, un Mondiale per club, una Supercoppa europea, 2 titoli di Liga e spiccioli; Mou, a 47, una Champions, una Coppa Uefa, 6 titoli nazionali e spiccioli. Un duello tra giganti. Per ora, quello tra Xavi e Inzaghi è tra pesi piuma. Lo spagnolo, 42 anni, vanta un titolo del Qatar; l’italiano, 46, cinque coppe italiane di cui ha parlato spesso di recente".

Ma dall'altra parte c'è un'affinità che collega il confronto di stasera a quello tra catalani e nerazzurri di 12 anni fa:

"Due risultati su tre buoni per l’Inter e dall’ambiente rovente apparecchiato a Barcellona, oggi come allora, dopo le polemiche della gara di San Siro".

L'Inter dovrà provare a imitare quella di Mourinho di 12 anni fa:

"Nel suo piccolo, col suo stile, deve provarci anche Inzaghi, bravissimo all’andata a presentare l’Inter più carica e più organizzata nel momento più critico. Deve rifarlo stasera, dando coraggio e serenità ai suoi ragazzi nella bolgia del Camp Nou. Ma, soprattutto, dovrà imitare Mou nella gestione lucida e glaciale della partita".

Per la Rosea il piano gara è chiaro:

"Chiudersi bene, togliendo ossigeno al palleggio di Pedri e Gavi come a Milano, ma senza rinunciare all’idea del gol, perché sopravvivere al Camp Nou è diverso che sopravvivere a San Siro. Partire con Dzeko che tiene palla là davanti o con un Gagliardini in più e Miki a ridosso di Lautaro? Già questa scelta darà una direzione al match".

Dall'altra parte Xavi è pieno di dubbi:

"Difesa a 3 o 4? Ansu Fati? Nel 2010 mandò in gol Piqué. Ha bisogno che qualcuno faccia lo stesso con Lewandowski per sorridere, come non riuscì a Guardiola nella fallita Remuntada. Superarlo almeno lì. La sua gloriosa carriera gli assicura un credito enorme, ma sa bene che i due prossimi passi (Inter e Real Madrid al Bernabeu) influenzeranno l’umore catalano".

Per Inzaghi e Xavi sarà una sfida da non fallire: "Uno solo uscirà dal Camp Nou un po’ più Speciale".