Premessa: chiunque al termine del sorteggio di Montecarlo avrebbe firmato col sangue "nerazzurro" se gli avessero detto che l'Inter al Camp Nou sarebbe arrivata con 6 punti. Chi si aspettava che la squadra di Spalletti dominasse in casa di una delle squadre più vincenti degli ultimi anni, aveva fatto male i conti. Primo perché questo Barça in casa è una macchina quasi perfetta (a parte un inizio di Liga non entusiasmante). Il secondo aspetto è alcuni giocatori chiave non al meglio della condizione, Perisic e Brozovic su tutti. Altro aspetto da non sottovalutare è l'esperienza dei giocatori dell'Inter in Champions: solo 117 presenza complessive tra i giocatori in rosa con Nainggolan il più ‘esperto’ con 24 presenza all’attivo. Terzo mancava proprio l'esperienza e il carisma di uno come Radja Nainggolan (è anche vero che dall'altra parte mancava Messi) e ieri si è sentita e tanto. Giocare e imporre il proprio gioco al Camp Nou è utopia.
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Barcellona-Inter, non tutte le sconfitte vengono per nuocere. E quelle parole di Mou…
Come nel 2009, l'Inter è uscita battuta dal Camp Nou ma non tutti i mali vengono per nuocere: ecco perché
Nemmeno l'Inter del Triplete uscì indenne nel girone, battuta anche lì 2-0 ma forse giocando peggio dell'Inter vista ieri (anche in quel caso mancava Messi). Chi ha buona memoria ricorderà le parole di Mourinho al termine di quella partita. "Loro hanno una grande struttura di gioco, che anche senza Messi e Ibrahimovic funziona. Mi aspettavo più voglia e meno paura dalla squadra, loro hanno avuto molto più ritmo rispetto a noi in tutte le zone del campo. Siamo lontani nel complesso, magari in una gara secca, anche di andata e ritorno, possiamo anche vincere, ma squadra contro squadra sono migliori di noi", aveva detto lo Special One. Ecco che la partita di ieri deve essere vista come un punto di partenza, perché è nelle difficoltà che si cresce e questa squadra, che nell'ultimo anno e mezzo ha fatto passi da gigante, ha bisogno di calcare palcoscenici importanti, confrontarsi con i migliori. "Credo che le difficoltà nel percorso ti fanno crescere, almeno a me è successo così. Se passi un girone senza difficoltà non è facile poi affrontare i momenti difficili. Le squadre che sono quasi fuori, come nel girone del Napoli, farà crescere delle squadre", ha detto Cambiasso. E se lo dice uno come il Cuchu c'è da crederci.
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