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"Un segnale forte inviato dalla nuova proprietà americana, che ha avvallato l’operazione, perché per età, intensità e rendimento Barella è uno dei centrocampisti top in Europa. Vice capitano della squadra, tra i leader dello spogliatoio, è un idolo della tifoseria e ha davvero l’Inter nel sangue. Galleggiando sulla superficie di gol (2) e assist (3), la stagione appena conclusa potrebbe sembrare meno brillante delle precedenti (6 reti e altrettanti assist nel campionato ‘22-23). Nicolò ha completato la sua crescita accettando di sacrificarsi non soltanto con la consueta corsa ma anche con un’attenzione diversa agli equilibri di squadra. Con pochi elementi che saltano l’uomo, l’Inter ha un gioco per cui porta tanti uomini oltre la linea della palla. Fino al febbraio 2023 proprio per questo subiva tanti gol in contropiede. Da allora, Nic e Mkhitaryan - un altro che infatti ha inciso meno nell’area avversaria - sono stati più bassi per coprire le spalle ai compagni che spingevano molto. Braccetti compresi. Un lavoro oscuro ma molto apprezzato, in primis dallo stesso Inzaghi", sottolinea il quotidiano.
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