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"La “Barellogia” non è una scienza esatta. È imperfetta per definizione, discutibile come ogni umano giudizio. La ricerca delle somiglianze tra Nicolò Barella e i grandi centrocampisti del passato sta, però, diventando un’attività alla moda". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito a Nicolò Barella, vero leader in campo e trascinatore della squadra. Il centrocampista tuttofare rievoca grandi nomi del passato, da Berti fino ai top inglesi come Gerrard e Lampard. E Antonio Conte e i tifosi dell'Inter se lo godono...
Tra i tanti nomi ai quali viene accostato Barella c'è anche quello di Antonio Conte. È stato lo stesso tecnico salentino a confermare che il talento sardo ha più di una somiglianza rispetto al Conte giocatore. "Antonio Conte ha detto più volte di rivedersi negli inserimenti di Barella e, quando non è stato lui a ricordarlo, ci ha pensato il campo a dare la sentenza. «E’ più forte di me...», ha addirittura ammesso in un eccesso di umiltà", il commento della Rosea. Per Stellini, invece, Barella può migliorare in zona gol ma la produzione offensiva, ad oggi, è comunque importante: 3 gol (lo scorso anno si fermò a 1) e 5 assist in campionato.
Barella è un giocatore polivalente, unisce il recupero palla ad un'ottima capacità in fase di costruzione del gioco. "Barella sradica circa 5 palloni a partita, uno in più della media del ruolo, e ne smista 40, circa il doppio dei colleghi. In generale, gioca con l’argento vivo addosso: crea più occasioni, subisce (e fa) più falli. Il resto è una corsa verticale alla Tardelli e abilità a giocare tra le linee: in questa stagione la posizione da trequartista è stata un’eccezione quasi obbligata rispetto alle consegne da mezzala, ma quando spunta alle spalle della Lu-La sa essere pericoloso", commenta ancora La Gazzetta dello Sport che chiosa con una 'premonizione'. "Un giorno l’Inter probabilmente gli darà la fascia, intanto ha ampiamente recuperato i 45 milioni spesi nel 2019. Anzi oggi, covid permettendo, ne vale almeno 70. Sarà pure imprecisa, ma questa è una scienza costosa".
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