LEGGI ANCHE
(Fonte: Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo piano
Getty Images
Nicolò Barella è in lizza per il riconoscimento di miglior centrocampista della Serie A - ottenuto due anni fa, parallelamente allo scudetto - assieme al laziale Milinkovic-Savic e allo juventino Rabiot. Il Corriere dello Sport oggi ripercorre l’annata del centrocampista dell’Inter, grande protagonista nel cammino che ha portato i nerazzurri a Istanbul, in finale di Champions League.
“Barella è anche il secondo interista più presente in questo campionato: solo Lautaro Martinez, che ha fatto en-plein, gli sta davanti. Ma è soprattutto dalla Champions League che il centrocampista ha ricevuto le maggiori gratificazioni. Paradossalmente, tutto era cominciato con un’esclusione: quella del debutto assoluto per l’Inter, quest’anno, nella serata di San Siro contro il Bayern Monaco. Novanta minuti in panchina, che seguivano le assenze - quelle forzate, per squalifica - nelle due precedenti partite di Champions, contro il Liverpool, agli ottavi della scorsa edizione. Barella ha saputo rifarsi con gli interessi, passando attraverso la zampata di Barcellona e il doppio gol dei quarti di finale contro il Benfica. In Champions, Nicolò ha segnato quanto Lautaro e Lukaku. Soltanto Dzeko, con tre esultanze, è riuscito a fare meglio.
E il processo di crescita ha travolto in pieno Barella, che ora attende la partita di Istanbul come la più importante della carriera. Lui sul tetto d’Europa ci è già salito, due anni fa, con la Nazionale giocando titolare a Wembley. Adesso è di nuovo inglese l’avversario che - anche qui, da sfavorito sulla carta proprio come in quella finale - dovrà superare. Il ritorno al gol, nella partita con l'Atalanta che ha dato all’Inter la certezza di partecipare alla prossima fase a gironi della Champions, è un segnale in più. Anche perché difficilmente Barella verrà rischiato sabato con il Torino. Così a ridosso della finalissima, in assenza di un vero obiettivo in campionato la testa è già a Istanbul.
L’anno scorso Barella è finito sul podio del campionato per numero di assist serviti, adesso in questo senso è stato cruciale nel segmento finale della Coppa Italia. Il pallone dato a Dimarco in Inter-Juve ha spianato la strada per andare a Roma, dove otto giorni fa Barella ispirava il gol decisivo di Lautaro contro la Fiorentina. Mentre ora ha appena raggiunto il proprio miglior risultato realizzativo - sei gol - in un singolo campionato. Quel traguardo toccato anche a Cagliari nell’anno in cui l’Inter gettava le basi per acquistare il promettente Nicolò, dovendo mettersi in testa che serviva una cascata di milioni. Adesso il salto di qualità è completo, Barella con il tempo ha lavorato anche per smussare certi limiti caratteriali che in passato lo avevano condizionato. E mercoledì prossimo sarà passato un anno dal suo ultimo gol in Nazionale: quel contesto nel quale, neanche a dirlo, è diventato in fretta un punto fermo”, si legge.
(Fonte: Corriere dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA