La campagna rinnovi dell'Inter è ufficialmente iniziata: dopo il prolungamento fino al 2026 di Lautaro Martinez, il club nerazzurro si appresta a blindare altre colonne della squadra. Il prossimo, come scrive La Gazzetta dello Sport, sarà Nicolò Barella.
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Inter, dopo Lautaro tocca a Barella: promessa mantenuta, firma prima del derby
Il centrocampista nerazzurro firmerà il rinnovo fino al 30 giugno 2026: accordo raggiunto, ufficialità in arrivo
Avanti il prossimo
"La prossima settimana la scena si ripeterà. Perché con ogni probabilità prima del derby col Milan, subito dopo la gara con lo Sheriff in Champions, arriverà anche l'ufficialità del nuovo contratto di Barella. L'accordo è sostanzialmente trovato. La scadenza sarà la stessa di Lautaro: 2026. Ma, come era filtrato già due settimane fa, la struttura del nuovo contratto sarà «a scaletta». Il centrocampista firmerà un accordo a salire, che lo porterà a guadagnare oltre 6 milioni nell'ultimo anno. La partenza sarà su una base di 4,5 milioni, comunque un cospicuo riconoscimento rispetto all'ingaggio attuale da 3 milioni netti. Anche in questo caso, nessuna clausola rescissoria".
Promessa mantenuta
"Vale lo stesso discorso di Lautaro. Barella aveva (anzi, avrebbe tuttora) la fila dietro la porta. Ma l'Inter ha sempre pensato a lunga scadenza, su di lui. Ballava una promessa che la società nerazzurra ha voluto mantenere: ci è voluto forse più tempo di quanto immaginato dal centrocampista, ma poi il traguardo è stato centrato. E la prossima fermata sarà la fascia di capitano: quando Handanovic lascerà l'Inter, in campo sarà Barella a rappresentare i colori nerazzurri in prima fila. Nulla di più naturale. Il sardo è l'esempio perfetto del prototipo di calciatore che l'Inter vorrà inseguire nel prossimo futuro: giovane, italiano, dall'avvenire certo, con caratteristiche morali ancor prima che tecniche indiscutibili, questo era Barella già tre anni fa. Per di più, c'era anche di mezzo il tifo per l'Inter che non guastava, a condire il tutto. Ecco perché il rinnovo non è mai stato davvero in dubbio".
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