Non solo Perisic, per il rush finale l'Inter può contare anche su uno dei suoi giocatori fondamentali: Nicolò Barella. Il centrocampista, dopo un periodo di appannamento, coinciso con la crisi nerazzurra, è ora ritornato sui suoi livelli. E vuole guidare l'Inter a due vittorie per tenere vivo il sogno scudetto.
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Inter, è tornato Barella. Qualità e personalità: più di un leader. E il futuro parla chiaro
Il centrocampista, dopo il periodo di appannamento, è tornato a esprimersi sui suoi livelli e vuole guidare l'Inter a due vittorie
"Nelle ultime settimane Barella ha ritrovato lo stato di forma straripante con cui ha dominato la scena per gran parte della stagione, con corse e rincorse a perdifiato, strappi palla al piede, inserimenti senza palla, assist e pure gol, come ha dimostrato anche in occasione della finale di Coppa Italia, con quel tiro a giro da fuori che ha sorpreso Perin e fatto stropicciare gli occhi ai quasi 68 mila spettatori dell’Olimpico. Il nuovo Nicolò è ormai un centrocampista totale, un mediano “box to box” come amano dire gli inglesi. A Cagliari – ovviamente – una parte di tifoseria non ha mai superato lo strappo dell’addio al club che lo ha visto crescere e di cui è diventato il più giovane capitano della storia", riporta La Gazzetta dello Sport.
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"Barella all’Inter ha cambiato marcia alla sua carriera: non è solo al centro del progetto, ma adesso sembra essere il progetto stesso. La società lo ha blindato a inizio stagione, facendogli firmare un nuovo contratto da top player fino al 2026 per provare a scoraggiare le pretendenti e blindare il suo gioiello. Che tutti in società immaginano in un futuro non lontano con la fascia di capitano, uomo simbolo della nuova era nerazzurra. Nicolò è un leader da sempre, per carisma e professionalità. Ma adesso alla Pinetina è molto di più. Nicolò all’Inter ha dimostrato di avere qualità tecniche che forse non tutti avevano percepito dai tempi del Cagliari. Barella è un distributore continuo di palloni “puliti”, uno che sa mettere sempre il compagno in condizione di concludere a rete o liberarlo per l’uno contro uno", aggiunge il quotidiano.
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