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Nella sera in cui Calhanoglu e Mkhitaryan non erano (stranamente) nella loro serata migliore, a tenere su il centrocampo dell'Inter contro l'Atletico Madrid si è confermato Nicolò Barella, ormai stabilmente fra i più grandi centrocampisti d'Europa. Cuore e polmone di una squadra, quella di Inzaghi, lanciata sia in campionato che in Champions League:
"Il valore e l’importanza di Barella sono apparsi in maniera evidente e una volta di più in una notte in cui i suoi compagni di reparto non hanno brillato, Mkhitaryan, o hanno mostrato impreviste difficoltà, Calhanoglu. Accade di rado, perché il centrocampo dell’Inter è riconosciuto come uno dei migliori d’Europa. Beh, contro l’Atletico Madrid, nonostante due “ingranaggi” non funzionassero a dovere, la squadra nerazzurra ha comunque mantenuto il controllo della gara e ha attaccato, alimentando le punte e continuando a tirare spallate fino a che il muro avversario non è caduto giù".
"Insomma, volendo, Barella ha lavorato per tre: su e giù per il campo, a sradicare palloni davanti alla propria, e assaltando quell’avversaria. Non si è fermato un attimo. Anzi, un attimo sì. Quando, nel primo tempo, ha subìto un colpo al ginocchio. San Siro ha tremato. Mentre Simeone, pur richiamando l’arbitro, visto che stava accadendo davanti alla sua panchina, allo stesso tempo ha pure fatto il gesto del cambio. Probabile che fosse una sua speranza. Gli è andata male, però. Visto che Barella stava già imperversando e ha continuato a farlo fino alla fine".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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