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Inter-Torino, ecco svelato il problema tattico del primo tempo. Poi la mossa decisiva di Conte

Il brutto primo tempo dell'Inter contro il Torino è stato causato anche da un problema tattico a centrocampo

Andrea Della Sala

La partita con il Torino è stata una gara a due volti per l'Inter. Nella prima parte la squadra di Conte, oltre a essere poco aggressiva e con poco furore agonistico, è stata anche disorganizzata e mal posizionata. Il tecnico dell'Inter ha scelto il 3-4-1-2 per affrontare il Torino e ha piazzato, per la prima volta, Vidal in una posizione più avanzata. C'è stato, però, un problema di equilibri in mezzo al campo e non per colpa del cileno.

Nella prima parte della gara, quella con Vidal vertice alto, Barella e Gagliardini (soprattutto il primo) giocavano troppo larghi come se il cileno agisse da vertice basso (mentre invece era in posizione più avanzata), lasciando un vuoto in mezzo al campo che ha favorito, probabilmente, le incursioni del Torino.

Nel secondo tempo le cose sono cambiate. I due mediani (Barella e Gagliardini) hanno giocato più stretti, impedendo le incursioni centrali. E questo si è notato anche quando Conte ha deciso di schierare Sanchez tra le linee togliendo Gagliardini e abbassando Vidal al fianco di Barella. Con l'avvicinamento dei due centrali, l'Inter ha ritrovato equilibrio ha subito meno ed è riuscita a rendersi più pericolosa e più aggressiva. La cosa più probabile è che Conte a fine primo tempo abbia corretto questo atteggiamento 'sbagliato' dei centrocampisti, in particolare dell'ex Cagliari.

E la conferma è arrivata col report della Lega Calcio che ha evidenziato questo comportamento dei centrocampisti. Ecco le posizioni medie dei giocatori dell'Inter nel primo e nel secondo tempo:

Queste, invece, le posizioni medie in fase di possesso dell'Inter:

E per ultimo le posizioni medie dell'Inter in fase di non possesso:

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