Il presente e futuro di Alessandro Bastoni è all'Inter. Nelle scorse settimane, il Tottenham ci ha provato ma il 'no' del giocatore, unito alla protesta social dei tifosi, hanno smontato sul nascere la trattativa. Bastoni rimarrà e si appresta a diventare uno dei possibili capitani dell'Inter che verrà. "Per una stagione Samir Handanovic sarà ancora il capitano ufficiale dei nerazzurri, ma a medio termine quella fascia dovrà trovare un erede designato. Alessandro Bastoni non parte in primissima fila, ma se la gioca con Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Marcelo Brozovic. Di certo, il 23enne di Casalmaggiore è un leader riconosciuto in campo, nello spogliatoio e dai tifosi", spiega .
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Personalità, talento e quel ‘no’: nel futuro di Bastoni c’è la fascia da capitano
Qualità
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Bastoni va verso la quinta annata da titolare in Serie A, dopo la prima nel 2018 in prestito al Parma. Il centrale classe '99 è diventato un elemento importante anche per la Nazionale - già 15 presenze - ma anche Inzaghi se lo tiene stretto. "La sua esperienza a ottimo livello lo fa somigliare più a uno dei tanti talenti sbocciati in Francia o in Germania, dove le porte del campionato sono spalancate per i teenager. Quel piede mancino, poi, lo rende un profilo unico e per questo una vera gemma di Inter e Nazionale. Bastoni ha dimostrato di saper fare un po' tutto, nonostante le piccole sbavature che in un bilancio complessivo vengono spazzate via dalle grandissime giocate inanellate di partita in partita", rimarca la Rosea.
Personalità
Nonostante la giovane età, Bastoni ha dimostrato anche di avere una maturità impressionante, oltre ai margini di crescita inevitabili per un talento di 23 anni. "Il suo percorso all'Inter racconta di un ragazzo che impara dai suoi errori, che gradualmente ha cominciato ad alzare la voce per aiutare i compagni e che ormai è diventato evidente colonna portante dell'Inter. Con il viavai che caratterizza ogni estate di calciomercato e rende la continuità un'eccezione, a 23 anni Bastoni è così già nel giro dei papabili futuri capitani nerazzurri", conferma poi La Gazzetta dello Sport che chiosa così: "Quel "no" all'ipotesi di cessione è la certificazione dell'attaccamento alla maglia: unito a piedi educati e testa da campione, si forma un tris di ingredienti su cui l'Inter vuole puntare a lungo. E, perché no, come papabile capitan futuro".
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