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—«Fa piacere esserlo, è un'evoluzione che è arrivata con Inzaghi perché prima era un 3-5-2 classico e difficilmente restiamo così con questo modulo. A me piace allargarmi e abbiamo un'intesa per la quale sappiamo ognuno cosa farà il compagno. La personalità, la non paura nelle giocate, il compitino non ti fanno essere un game changer come Curry, mio modello da sempre, anche se fa un altro sport. Lui ha lasciato il segno ed è quello che vorrei fare io. Il rapporto con Inzaghi si è visto anche sul pullman. Ci ha trasmesso tranquillità e serenità per entrare in campo e giocare a calcio, che poi è quello che dobbiamo fare. Di questo si tratta, ha spiegato ancora.
«Lautaro? Ha ereditato una grande responsabilità perché fino all'anno scorso avevamo Samir (Handanovic.ndr) che aveva una grande personalità all'interno dello spogliatoio. Lui interpreta questa responsabilità in maniera diversa, chiaramente per l'età, chiede consigli a noi anziani del gruppo, tra virgolette, e mi fa piacere perché responsabilizza tutti e questo mi piace molto. Thuram mi ha sorpreso, non pensavo potesse avere un approccio così forte nel nostro calcio. Lo avevo incrociato quando giocava nel Borussia M. e non mi aveva impressionato così tanto, giocarci insieme ti fa capire quanto, oltre che fisicamente straripante, è intelligente nei movimenti e quanto gioca per la squadra. Nel calcio la cosa più difficile è ripetersi, ora tutti ci aspetteranno al varco. Ma abbiamo ancora voglia di vincere, siamo giovani e proveremo a farlo di nuovo», ha concluso.
(Fonte: SS24)
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