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Alessandro Bastoni lo ribadisce spesso il suo essere interista. Il difensore, decisivo nella vittoria di Parma, lo ha ribadito anche ieri: "Sono interista da sempre, per me è un sogno essere qui". E pensare che un anno fa era in procinto di partire, poi Conte stoppò tutto e la storia la conosciamo tutti. Perfetto nella difesa a tre con il suo mancino, abile a impostare il gioco, pecca ancora in marcatura, ma a 21 anni i margini di miglioramento sono grandissimi. "C’era molto scetticismo quando il club nerazzurro lo acquistò, ancora giovanissimo dall’Atalanta spendendo ben 31 milioni. Come spesso succede ai giovani talenti, il ragazzo del ‘99 fu spedito a Parma, dove ha trovato il tecnico D’Aversa, uno molto simile a Conte, peraltro i due allenatori sono molto amici. In Emilia è maturato, giocando in pratica un’intera stagione da titolare", sottolinea il Corriere della Sera.
"Rientrato all’Inter, Bastoni avrebbe dovuto essere prima solo una possibile pedina di scambio per operazioni di mercato, poi è diventato la riserva di Godin. L’esperto difensore pareva inamovibile, Bastoni lo ha spodestato. Conte l’ha valorizzato e ha puntato su di lui, inserendolo a sinistra nella difesa a tre dell’Inter e trasformandolo da riserva a titolare fisso. Del suo talento si è accorto anche il c.t. della Nazionale, Roberto Mancini"
"«Rappresenta il nostro futuro», dice Conte. Con un contratto che scade nel giugno 2023, per ora con un ingaggio da 300 mila euro ma che sarà ritoccato e portato a 1,2 milioni con prolungamento fino al 2024. C’è da credere a Conte".
(Corriere della Sera)
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