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Bastoni, un “unicum”: per l’Inter è il vero incedibile della difesa, ecco perchè

Fabio Alampi

Il difensore classe '99, dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, è tornato sui suoi livelli

Skriniar-de Vrij-Bastoni: una difesa forgiata ormai diversi anni fa, e che ha fatto le fortune dell'Inter di Conte prima e di Inzaghi poi. Una linea affiatata, complementare, che gioca ormai a memoria, ma che potrebbe essere smembrata al termine della stagione: Skriniar e de Vrij sono in scadenza a giugno, e le trattative per il rinnovo non hanno ancora portato frutti, mentre Bastoni è legato ai nerazzurri fino al 2024, ma le sirene di mercato non lasciano tranquilli i tifosi interisti. Eppure, a dispetto della data di scadenza più lontana, gli sforzi della dirigenza sono forse più rivolti verso il classe '99: una scelta che avrebbe mille motivi.

Il vero incedibile

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Ma perchè l'Inter considera Bastoni uno dei pochi incedibili, se non l'unico di tutta la rosa? Prima di tutto per le sue indiscutibili qualità tecniche: un difensore mancino è sempre più cosa rara nel panorama internazionale. Trovarne uno che, oltretutto, vanta già 3 stagioni piene da titolare ad altissimi livelli è ancora più difficile. Per questi motivi la ricerca di un eventuale sostituto con caratteristiche simili e con un costo accessibile diventerebbe quasi un'impresa. Degli esempi? Il 2002 Gvardiol, la cui valutazione è già inaccessibile, o il coetaneo Hincapié. L'Inter fu brava e coraggiosa a investire, nell'estate del 2018, ben 30 milioni su un ragazzino di soli 18 anni, con solamente 4 presenze tra i professionisti alle spalle: un azzardo per molti, ai tempi, che si è poi rivelata una delle migliori operazioni della storia recente nerazzurra. Senza dimenticare il suo attaccamento alla maglia, che ne fa uno dei principali candidati per indossare in futuro la fascia da capitano.

Prezioso a tutto campo

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Ma ciò che rende ancora più speciale Bastoni sono le sue capacità balistiche e la sua propensione ad accompagnare la manovra offensiva, caratteristiche che lo rendono preziosissimo anche in fase di costruzione e di uscita dalle retrovie. Doti sempre più ricercate nel calcio moderno. Basti pensare alla recente amichevole contro il Sassuolo, vinta dall'Inter grazie al gol di Dzeko. Proprio in occasione della rete del bosniaco si è vista una sintesi di tutte le qualità di Bastoni: anticipo secco sull'attaccante avversario, proiezione offensiva, dribbling nello stretto e passaggio filtrante per il compagno. Un'arma a tutto campo che Inzaghi cercherà di sfruttare al meglio durante la seconda parte di stagione.