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ESCLUSIVA Bellinazzo: “Suning non vende. Bc Partners-Inter? Ecco cosa c’è in ballo. E il Qatar…”

Marco Macca

La ricerca di nuovi soci è un segnale di debolezza da parte di Suning?

E' un segnale di razionalizzazione dell'investimento nel calcio. Si rimodula in funzione della nuova situazione finanziaria, ma non deve essere considerato un segno di debolezza. Quelli sono altri. Suning ha messo 650 milioni in quattro anni, sono investimenti importanti. Nell'era Moratti, ovvero in 18 anni, è stato investito più di un miliardo. Se vendesse ora, Suning perderebbe molto. Si significherebbe svendere. C'è solo da tenere la barra dritta in un momento di crisi che è nei fatti. Se poi domani mattina dovesse arrivare qualcuno a offrire 900 milioni a Suning per l'Inter, credo che la proprietà ci penserebbe. Ma non c'è nessuno all'orizzonte che possa offrire questi soldi per l'Inter e Suning non vuole vendere.

Il nuovo partner potrebbe comprare le quote di LionRock Capital (31,05%, ndr) o anche una parte del pacchetto in mano a Suning?

Sì, dipende dal tipo di accordo. C'è interesse a farlo, purché venga venduta una fetta che consenta a Suning di restare al timone. Suning non farà mai il socio di minoranza dopo aver immesso nel club più di 650 milioni di euro, sarebbe una follia finanziaria.

Il Sole 24 Ore parla di una trattativa con il fondo Bc Partners, un colosso che solitamente, come ha scritto anche Carlo Festa, porta avanti operazioni volte al controllo del pacchetto di maggioranza di una società. Se la sente di escludere l'acquisizione dell'Inter come scenario futuro?

Le dinamiche possono essere diverse, mai dire mai. Quello che si può dire è che il mandato di Suning agli advisor finanziari non è stato quello di vendere l'Inter. Questo è evidente. Può essere che alcuni soggetti abbiano chiesto ad alcuni advisor di sondare il terreno con Suning per acquisire l'Inter. E' come nel calciomercato: c'è differenza se se una società mette sul mercato un giocatore o se siano altre squadre a chiedere quello stesso giocatore. Al momento si sta valutando prioritariamente l'istituzione del creditore, anche aumentando il debito (ma con interesse più basso), provando eventualmente a stabilire un rapporto societario. L'entrata di un socio di minoranza comporta anche ovviamente che quel socio si sobbarchi pro quota una parte dell'aumento di capitale. Un fondo, specialmente, non arriva per regalare soldi, ma chiede garanzie anche nella governance. E' quello che sta accadendo anche per la Serie A con Cvc. Per questo si tratta, al di là dei soldi, di una trattativa difficile.

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