Mai come questa volta, benedetta, benedetta sosta. Si è detto spesso il contrario, tante volte si è solo pensato, ma a questo giro l’ambiente Inter e soprattutto Walter Mazzarri non possono che ringraziare la pausa di due settimane indetta per lasciare spazio alle Nazionali. Per una serie di circostanze, il periodo di riposo non poteva cadere in momento migliore: un’Inter piena zeppa di problemi e infortuni non poteva desiderare altro che 15 giorni di tempo per lavorare e recuperare al massimo delle forze. Le fortune, in tutte queste settimane colme di avversità, sono emerse quasi all’improvviso, ma per lo meno adesso possono strappare qualche sorriso allo staff e alla rosa interista. Per una volta, lo possiamo dire, non ha piovuto sul bagnato.
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Benedetta sosta, mai come questa volta: davanti il derby ma stavolta Mazzarri…
Mai come questa volta, benedetta, benedetta sosta. Si è detto spesso il contrario, tante volte si è solo pensato, ma a questo giro l’ambiente Inter e soprattutto Walter Mazzarri non possono che ringraziare la pausa di due settimane indetta...
Per assurdo, infatti, la carrellata di infortuni che ha colpito l’Inter tra ottobre e novembre si è rivelata un punto a favore nell’ultimo weekend di convocazioni. La coincidenza ha voluto che molti ragazzi con problemi fisici siano stati risparmiati: Osvaldo e Guarin su tutti, così come Yuto Nagatomo. Oltre a loro, i brasiliani Dodò e Juan Jesus (super-impegnati e sempre utilizzati nelle ultime gare con l’Inter) non sono stati arruolati dal ct Dunga, e soprattutto per loro le due settimane di riposo peseranno e influenzeranno positivamente lo stato di forma. Altro elemento da benedire riguarda il fatto che nessun giocatore affronterà voli transoceanici: proprio nessuno, a parte Gary Medel, l’unico che tuttavia non potrà affrontare il Milan per squalifica. Anche qui, il viaggio in Cile, direzione Santiago, non poteva essere prenotato in data migliore.
Altra fortuita casualità vuole che il convocato Mateo Kovacic possa rientrare in squadra prima di tutti gli altri nazionali: la sua Croazia, a differenza di altre selezioni, giocherà già domani sera a Londra con l’Argentina, per poi chiudere domenica 16 direttamente a Milano, contro l’Italia. Tutto ciò gli permetterà di essere disponibile alla corte di Mazzarri già a partire da lunedì, ossia per l’intera settimana pre-derby.
Insomma, gli unici a perdere giorni preziosissimi di lavoro e di recupero saranno Kuzmanovic, Ranocchia, Handanovic e Mbaye, oltre al neo azzurrino Bonazzoli. I primi 3 potranno rientrare dopo l’impegno di martedì 18, Bonazzoli addirittura prima, a seguito dell’amichevole con la Danimarca U21 del 17. L’ultimo a rincasare, come al solito, il senegalese Mbaye, costretto a giocare fino a mercoledì 19.
Per gli altri, nessun tipo di problema. I vari Icardi e Palacio avranno tutto il tempo a disposizione per rifiatare, e pure tutti gli infortunati (Hernanes, M’Vila e D’Ambrosio, in dubbio solo Jonathan) dovrebbero riuscire a recuperare in vista di un derby che si preannuncia tanto decisivo, quanto cruciale, per il futuro della squadra. Tra polemiche infinite, tifosi insoddisfatti e allenatore sempre più nell’occhio del ciclone, il momento è indubitabilmente dei più critici: eppure, i lavori di preparazione ad una delle gare più importanti dell’anno non potevano desiderare attese migliori. Mazzarri avrà a disposizione per due settimane praticamente tutta la squadra, per salvare se stesso e riportare alla piazza almeno quell’entusiasmo che solo una vittoria in un derby sa dare. Meglio di così non si poteva sperare, niente scuse. Mai come questa volta, la sosta è corsa in aiuto dell’Inter. Mai come questa volta, benedetta, benedetta sosta.
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