"Guardando la classifica non so dove sia la crisi", esordisce così Rafael Benitez nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Werder Brema, rispondendo a chi gli chiede se l'Inter verta oggi in una situazione di crisi dopo la sconfitta contro la Roma.
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Benitez: “Dove ho sbagliato a Roma? Ho tolto gli infortunati. Su Santon, Balo e Coutinho…”
“Guardando la classifica non so dove sia la crisi”, esordisce così Rafael Benitez nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Werder Brema, rispondendo a chi gli chiede se l’Inter verta oggi in una situazione di crisi dopo la...
Si passa quindi a parlare della gara di domani di Uefa Champions League: "Il Werder Brema è una squadra forte, con mentalità ed esperienza, sarà una partita sicuramente difficile. Non conosco l'allenatore del Werder Brema, ma so che ha esperienza e qualità. Tutte le squadre del girone hanno pareggiato, ora tutti vogliono vincere, non c'è più pressione rispetto a prima. Noi, comunque, abbiamo la convinzione di poter vincere", spiega l'allenatore nerazzurro presentando il match contro il Werder.
"Il mio italiano? Può ancora migliorare e aspetto di migliorarlo stando qui tanti anni", dice Benitez a chi gli fa i complimenti per come parla la nostra lingua.
Inevitabile poi una domanda sulle condizioni di Diego Milito e Goran Pandev: "Vedremo domani, quando faremo un altro allenamento". A Benitez viene quindi chiesto un commento sullo sfogo di Cristian Chivu: "Abbiamo sistemato tutto in spogliatoio. Comunque lui sa le cose che facciamo bene e le cose che dobbiamo migliorare sul campo, non sempre è facile trovare il giusto equilibrio essendo l'Inter una squadra offensiva, ma noi lavoriamo anche per questo, così come lavoriamo per vincere. Chi aveva ragione? Lui ha detto una cosa, una questione tattita, e anche se forse non era la maniera migliore di farlo, era una questione tattica e abbiamo sistemato tutto. Dicono che Claudio Ranieri ha avuto più coraggio di me nelle sostituzioni? E perché? Cosa ho sbagliato? A sostituire Pandev e Milito che erano entrambi infortunati. Considerazioni di questo tipo non mi preoccupano. Panchina corta? La lunghezza è sempre la stessa, mi sembra (sorride Benitez, ndr)".
"Nervosismo? Si deve sempre cercare qualcosa - risponde Benitez a chi gli chiede ancora la situazione in spogliatoio - , noi siamo l'Inter, una squadra grande, una società grande e tutti ne parlano. Così quando si vince si cerca qualcosa e tanto più quando si perde. Ma noi abbiamo la mentalità giusta e siamo una squadra unita".
"La cosa più difficile è fare gol, la porta è piccola e il campo per un difensore è grande: ma ci si allena per avere sempre più precisione", spiega Benitez a chi gli chiede conto ancora una volta delle molte occasioni avute contro la Roma, che però non hanno portato a nessun gol.
"Davide Santon? Si sta allenando molto bene, sta migliorando. Sono molto contento, sta davvero migliorando", risponde Benitez a chi gli chiede quali siano le sue condizioni.
"Se rimpiango Balotelli? Quando decidiamo qualcosa facciamo un'analisi. E poi non si guarda mai indietro, si guarda sempre e solo avanti", dice l'allenatore a chi gli chiede se alla luce delle condizioni precarie di alcuni attaccanti non sarebbe stato meglio tenere Mario Balotelli.
Tra i convocati per la gara di domani c'è anche Amantino Mancini: "È un giocatore d'esperienza, è importante per lui e per noi che abbia una possibilità".
Si parla poi di Samuel Eto'o: "Eto'o un problema? È una soluzione, non un problema, lui può fare la differenza",
"Può essere, è un giocatore di qualità e giovane, ma ha dimostrato di poter fare bene", risponde così Benitez quando gli viene chiesto se domani Coutinho giocherà dal primo minuto.
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