- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Beppe Bergomi, ospite presso gli studi di MilanInter Tv, è interventuo su molti degli argomenti scottanti di casa Inter. Walter Mazzarri, settore giovanile, calo degli spettatori. In studio si è parlato davvero di tutto. Anche dei fischi che sempre più spesso si sentono allo stadio...
FISCHI - "I fischi non sono diretti ai ragazzi ma all'allenatore e di conseguenza pesano su chi va in campo. Io ho giocato diversi anni con i fischi. Qui l'accanimento è contro l'allenatore. Questa è una squadra giovane che deve crescere. Più alziamo l'asticella con il discorso del terzo posto più la squadra va in difficoltà. L'Inter entra in campo e ha paura. E' la squadra che ha subito più gol nel primo quarto d'ora". MODULI - "Un allenatore deve andare con la propria testa fino in fondo senza farsi condizionare. Cambiare secondo me risulta difficile. Nei pochi cambiamenti che ha fatto Mazzarri la squadra non si ritrova e va in balia dell'avversario. La squadra ultimamente ha fatto buone prestazioni. Ha battuto la Samp. Ieri ha dato tutto. Nelle ultime sei sette gare hanno giocato sempre gli stessi. Deve recuperare un po' di giocatori. Ci stiamo tirando la zappa sui piedi con i fischi". NON E' PIU' LO STESSO MAZZARRI - "Walter deve reagire. Lo conosco, abbiamo la stessa età e ho un buon rapporto con lui. Io conosco il Mazzarri che si toglie la giacca, che incita i ragazzi. In questo momento lo fa a sprazzi. A volte sta sotto in panchina. Deve uscire, incitare i ragazzi come sempre. Lui ha la personalità per farlo. E' stato in una piazza difficile come il Napoli. Può farlo anche all'Inter. E' più difficile allenare l'Inter. E' come entrare in una centrifuga, diceva Trapattoni. Pubblico che si esalta quando va bene, quando le cose vanno male critica subito. La stampa poi è molto critica nei confronti dell'Inter". BEPPE ALL'INTER? - "Chi non tornerebbe all'Inter? Le nostre strade si sono divise. Se devo tornare lo voglio fare con un ruolo importante, non da comprimario. Ho maturato esperienza". ESONERO SIMONI - "Il gruppo era molto attaccato all'allenatore. La squadra stava facendo bene e Ronaldo non stava benissimo. L'allenatore avrebbe dovuto continuare ad allenare. La squadra aveva bisogno di continuità".UN ANNO STRANO ('98) - "Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti. Con gli altri il metro di giudizio era un po' particolare. Ceccarini? In quei casi lì l'arbitro non giustifica nulla. Ci sono state tante proteste. Ha valutato male".IL MIGLIOR GIOCATORE DI QUESTA INTER - "Dico Kovacic. Per me è il giocatore più promettente, deve migliorare nei tempi di gioco. A volte porta troppo palla ma lo fa perché non vede i movimenti dei compagni".FIDUCIA A TEMPO - "Tutte queste dichiarazioni non aiutano l'ambiente. Essere dentro e prendere questa decisione è sempre complicato e difficile. Io mi baso sulle parole di Ausilio. Lui sente il polso della situazione. Gli ha dato la conferma. Bisogna dare fiducia a Mazzarri. Il clima non è sereno. Ci vuole un passo da parte di Walter nei confronti della gente. Non si è mai creata l'empatia. Adesso sembra quasi impossibile. Con due risultati positivi potrebbe cambiare qualcosa. Ho sempre ammirato Carlo Ancelotti. Ne è sempre venuto fuori. Walter dovrebbe migliorare soprattutto nel post partita. Per esempio con la Samp. Le dichiarazioni del post partita potrebbero dare un messaggio al popolo nerazzurro".TREND SPETTATORI NEGATIVO - "I simboli sono importanti. Abbiamo Zanetti in società. Per quanto riguarda il calo degli spettatori, possiamo parlare anche di Milan. Le conferenze di Inzaghi sono sempre il solito disco, Dna Milan e altri concetti ma non va nessuno neanche a vedere il Milan. Portare la gente a San Siro è complicato. I rossoneri fanno passare il concetto che anche se loro non arrivano terzi va bene. Poi hanno un allenatore giovane e che rappresenta la storia del Milan. Il pubblico quindi è ben disposto e anche la stampa".ZENGA TRAGHETTATORE - "Oltre che un simbolo dell'Inter è anche un ottimo allenatore. Dopo Catania e Palermo gli avevo consigliato di stare in Italia. Potrebbe fare il bene dell'Inter. Però sono per dare la possibilità a Mazzarri di arrivare fino in fondo. Io se devo spendere un nome spendo quello di Walter Zenga".INGAGGIO MAZZARRI - "Già a Napoli aveva un ingaggio abbastanza alto. Bisogna capire il valore dell'allenatore. Se può emozionare e divertire il pubblico".VIDIC - "Le difficoltà di lingua le posso accettare all'inizio poi il calcio ha un linguaggio universale. Nella costruzione della manovra lo vedo troppo timido. Qualche errore per il quale lo prendono in velocità lo faceva anche in Inghilterra. Il nostro campionato ha una tattica esasperata. Per chi non è abituato qui è complicato. Lui sta subendo questo tipo di pressione."
DIFESA - "Importante è recuperare Campagnaro. E' quello che fa meglio il ruolo di centro-destra nella difesa a tre. Centrale vedo più Ranocchia di Vidic. E poi Juan Jesus. Ranocchia se ben protetto può comandare bene la difesa".VIVAIO- "Io ho allenato per 5 anni nei settori giovanili. So che cosa vuol dire. Il settore giovanile dell'Inter è stato il migliore in Italia negli ultimi anni. Ci vuole più coraggio nel far esordire i nostri ragazzi. Prima sono troppo giovani poi sono troppo vecchi. Si parla tanto di investire sui vivai, non è quello il problema. Ci vuole coraggio nel lanciarli".
© RIPRODUZIONE RISERVATA