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Berti a fcinter1908: “Scudetto? Chievo decisiva, calendario Milan terribile. Leo…”

Alessandro De Felice

La redazione di fcinter1908.it ha contattato l’ex centrocampista nerazzurro Nicola Berti, uno dei protagonisti dello scudetto dell’Inter della stagione 1988-89. Ancora oggi simbolo dei tifosi interisti ha parlato con noi dell’attuale...

La redazione di fcinter1908.it ha contattato l’ex centrocampista nerazzurro Nicola Berti, uno dei protagonisti dello scudetto dell’Inter della stagione 1988-89. Ancora oggi simbolo dei tifosi interisti ha parlato con noi dell’attuale situazione.

Dopo la sconfitta nel derby ci si aspettava una reazione da parte dell’Inter e invece è arrivata la clamorosa sconfitta con lo Schalke 04. Oggi si parla di rifondazione. Da dove bisogna partire secondo lei?

Quest’anno non era iniziato bene per l’Inter. Dopo il cambio di allenatore c’è stata una scossa, la gente aveva più entusiasmo, sono ritornati tutti gli infortunati dunque Leonardo aveva a disposizione una rosa più forte, più ampia e più fresca. Secondo me il problema non sono le ultime due partite. Anche a Monaco, dove c’è stato il passaggio del turno, è stata comunque una partita fortunata perché il Bayern poteva fare cinque, sei, sette goal. Anche se qualche risultato è venuto c’è da riflettere su questa situazione. La squadra non è più giovanissima, dunque un piccolo ritocco con magari due tre cambi di titolari bisognerebbe farlo probabilmente, ma penso che ci stiano già pensando.

Prima del derby c’era chi diceva che non sarebbe stato decisivo e chi, invece, che lo sarebbe stato solo se lo avesse vinto il Milan. Alla luce del risultato pensa che i giochi siano già stati fatti o l’Inter è ancora in lotta per lo scudetto?

La stagione passa dalla prossima gara con il Chievo per vedere se si può arrivare ancora a qualche traguardo, tipo la Coppa Italia o anche una piccola speranza con lo Schalke 04, chi lo sa? Mai dire mai nel calcio. Però l’importante è fare una prestazione positiva sabato sera contro il Chievo. Davanti ci sono due squadre. E’ vero che il Milan dopo aver vinto il derby ha sicuramente più entusiasmo, ma non dimentichiamoci che ha un calendario terribile rispetto a quello dell’Inter. Noi non dobbiamo pensare agli altri dobbiamo pensare solo a noi stessi, dobbiamo solo fare una gran partita col Chievo e poi da lì in poi si può speracchiare ancora in qualche cosa.

Leonardo è stato prima esaltato, adesso c’è chi dice addirittura che non è un allenatore. Cosa ne pensa?

È innegabile che Leonardo non abbia tanta esperienza come allenatore. Ha fatto il giocatore e il dirigente, ma solo una stagione da allenatore con il Milan, dunque davvero pochissima esperienza. È uno che con la stampa ci sa fare, uno che parla bene, un ragazzo molto intelligente. A me piace, però per fare l’allenatore, e questo lo dico in generale, secondo me ci vuole qualche anno in più di gavetta. Adesso vengono tutti a fare subito gli allenatori senza aver fatto ancora il passaggio dal patentino. Ricordo che quando Leonardo allenava il Milan non aveva ancora il patentino da allenatore, lo fece a stagione in corso. Ciò non toglie che lui sia un bravo motivatore, uno che non dorme dunque a me va bene così.

Ringraziamo Nicola Berti per la sua disponibilità.

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