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A quattro giorni dalla fine del primo ritiro dell'anno, organizzato dall'Inter a Riscone di Brunico, tocca a Jonathan Biabiany presentarsi alla stampa italiana. La sua nuova vita in nerazzurro (dopo le prime due, tra cui l'avventura che lo aiutò a conquistare una Supercoppa Italiana e - addirittura con gol - un Mondiale per Club) è cominciata. Dalla sala stampa del centro sportivo di Brunico, ad accompagnare il giocatore è il ds Piero Ausilio: "Buongiorno a tutti, è un piacere riportare a casa per la terza volta uno dei nostri ragazzi. Biabiany è cresciuto con noi, ha fatto il percorso del settore giovanile con noi, ha vinto il Mondiale con suo gol. Riaverlo qui dopo un problema fisico di quel tipo è una soddisfazione ancora più grande"
Via alle parole di Biabiany: "Momenti difficili in quest'anno così particolare? E' stato difficile quando mi hanno detto che sarei stato fermo, ma non ho mai avuto paura di non tornare. Sapevo che sarei dovuto stare fermo a lungo, ma non conoscevamo i tempi esatti: ho aspettato il momento giusto per tornare al meglio, senza fretta. Sono stato in famiglia e ho aspettato il momento giusto per tornare. Quando sarò in campo? Non so esattamente quanto tempo ci vorrà, dipende da tante cose, soprattutto dal fisico, perchè sono stato 8-9 mesi fermo, le gambe devono essere a posto. Una data certa non la so, dipende dal fisico. Ora ho la possibilità di tornare a giocare e posso farlo con una grande squadra, posso tornare al più presto al mio livello. E' una doppia sfida, personale e di gruppo"
"Milan? Mi voleva l'anno scorso, non quest'estate. Sono loro che mi hanno scoperto il problema. Io ero rimasto al Parma in quell'estate, a fine agosto mi è arrivato l'offerta e ho accettato il Milan per lo stesso discorso, era una grande sfida per me confrontarmi con una grande squadra"
"Via in prestito adesso? Ora voglio rimettermi in gioco e confrontarmi con grandi giocatori, quindi penso di rimanere qua. Paura? Se avessi avuto paura non sarei tornato. Non puoi tornare con paura, se torni è per dare il masismo dei tuoi limiti. Se sono tornato è perchè non ho alcun timore di giocare, assolutamente. L'Inter mi ha dato tutta la sua disponibilità, con loro ho un ottimo rapporto, la sento sempre come casa mia. Quando ho avuto la possibilità di tornare a giocare ci siamo sentiti subito e ho cominciato la preparazione. E' sempre stata la mia prima scelta"
"Mancini? Non abbiamo ancora parlato di ruolo, lui si informa ogni giorno del mio stato fisico. Parlare di ruolo è ancora presto. Quando sono tornato ho detto subito che ho iniziato all'Inter con Mancini e dopo 9 anni sono tornato trovando ancora Mancini. E' stato emozionante da questo punto di vista. Spero di poter dare tanto"
"Squadra? Era già buona prima, ora si è rinforzata con ottimi giocatori. Io personalemnte sto cercando di tornare il più presto possibile e voglio farne parte. Inter campione del Mondo? Eh si, speriamo di poter tornare subito al livello di quando abbiamo vinto il Mondiale per club. Non è facile, c'è bisogno di tempo. Io spero di tornare al 100 % il prima possibile, spero di fare il meglio possibile con l'Inter sperando di arrivare il più in alto possibile in campionato"
"Giovani nerazzurri? Sì, da quando ho iniziato la preparazione li ho visti giocare molto, mi sono allenato lì con loro. Il fratello di Gnoukouri mi ricorda molto quello che ero io da giovane. Un altro è il difensore Gravillon, mi è piaciuto molto"
"Parma? Non è finita come tutti speravamo, l'importante è che riparta per bene, con gente seria, e che torni là dove merita di essere. I compagni che hanno lottato fino alla fine sono stati bravi, complimenti a loro. Spero che la squadra possa tornare in alto il prima possibile"
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