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Biasin: “Screzio Icardi-Spalletti, ecco cosa è successo. Suning non ha gradito che Moratti…”

Redazione1908

Fabrizio Biasin torna sul caso Icardi: "E' stato sottovalutato il suo carattere. Vuole restare ma non ha chance"

Fabrizio Biasin, intervenuto ai microfoni di Passione Inter, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il mercato nerazzurro , a partire ovviamente dal caso Icardi:

"La situazione è molto semplice. Icardi non vestirà mai più la maglia dell'Inter, a meno che non si faccia un giro per il mondo e poi qualcuno lo compri tra 5 anni. Anche perché l'alternativa a Icardi che gioca con la maglia dell'Inter è la dirigenza dell'Inter che si dimette, dopo quello che hanno detto. In questo momento, la risposta di Icardi alle parole dell'Inter è: non fa niente. Icardi è convinto di poter convincere tutti, è attaccato come una cozza allo scoglio. Ci sono un paio di squadre, Napoli e Juve, che provano a fare l'affare. Sono in costante contatto con Wanda Nara. Le due società hanno avuto l'ok dell'Inter per trattare con il giocatore.

La moglie ha portato le offerte al giocatore ma Icardi è ancora convinto di poter far parte del gruppo. Magari sarà anche reintegrato ma non significa assolutamente nulla. Prima o poi se ne renderà conto, non gli verrà concessa alcuna occasione. Anche uno cocciuto come lui farà un passo indietro prima o poi. La Roma coltiva speranze ma non credo ne abbia e all'estero ci sono un paio di opzioni che lui non considera. Prima o poi dovrà accettare una delle due tra Napoli e Juve".

Il caso fascia - "Cosa è successo? Sono successe tante cose. Con Spalletti c'è stato un problema nello spogliatoio dopo Parma-Inter. L'allenatore aveva rimproverato i compagni nonostante la vittoria e il giocatore ha provato a difenderli. E lì si innesca una problematica seria. L'allenatore ha discusso con la squadra, Icardi si mette in mezzo e salta tutto. L'allenatore gli toglie la fascia e la proprietà sta dalla parte dell'allenatore e non può fare altrimenti. Tra l'altro era stato deciso di venderlo perché unico giocatore in grado di fornire una corposa plusvalenza. E' stato deciso di mettere in piazza tutto a febbraio, con la convinzione che il giocatore si sarebbe accordato con altri e sarebbe andato via.

E' stato sottovalutato il carattere del giocatore, che è molto diverso rispetto alla media degli altri giocatori. Non meglio o peggio ma diverso. Crede di essere nel giusto anche se ha sbagliato pure lui. Anche se prima o poi ci diranno cosa è successo con la storia della convocazione per Vienna, c'è chi dice che non sia mai arrivata la convocazione. Prima o poi parlerà anche  lui. E' stata gestita male la situazione dalla società, dal giocatore e dall'allenatore. E anche dalla proprietà, poteva prendere posizione. L'ha presa adesso dicendo che il giocatore è fuori dal progetto. E credo che Suning non abbia digerito l'ingerenza di Moratti con il famoso avvocato Nicoletti"

L'attacco - "Quotidianamente cambiano le percentuali su Dzeko e Lukaku. Marotta ha detto che prenderanno un attaccante esperto e uno più giovane. La mia sensazione è che l'Inter non abbia voglia di partecipare a guerre di mercato, ha fatto un passettino indietro per capire come vanno le cose. Mentre su Dzeko mi sembra che ci sia una ferma intenzione di venire all'Inter e, viste le cifre, un accordo si troverà. Su Lukaku siamo nella fase dell'aspettiamo e vediamo. Non c'è tanto tempo, c'hanno detto che la Juventus compete per Lukaku, secondo me strategicamente Marotta fa un passo indietro. Ben sapendo che il giocatore verrebbe volentieri. Dzeko ha ottime possibilità di arrivare, secondo me su Lukaku ci sono un pochino più di difficoltà".