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Ieri il consiglio di amministrazione, a fine ottobre l'assemblea dei soci che dovrà ratificare l'ingresso dei nuovi soci cinesi e varare un inevitabile aumento di capitale. Così recita il calendario interista per quanto riguarda la società. Sì, perché anche quest'anno il bilancio nerazzurro ha fatto segnare un rosso consistente, probabilmente inferiore a quello dello scorso anno (87 milioni) ma comunque alto (si parla di circa 80 milioni).
La svolta, però, è dietro l'angolo. L'abbattimento del monte ingaggi (meno 45 milioni di euro) si farà sentire, in senso positivo, già dal prossimo esercizio (quello 2012/2013), che beneficerà dei 45 milioni risparmiati sugli stipendi ma risentirà dei mancati introiti Champions.
Ma quali riflessi avranno questi dati sul mercato nerazzurro, già a partire da gennaio? Pochi, secondo quanto ha spiegato ieri lo stesso Massimo Moratti. L'Inter ha intrapreso già da un paio d'anni la strada del risanamento e della valorizzazione delle risorse interne, vivaio in primis: "Acquisti a gennaio? Al di là delle possibilità, penso che se non credi in quello che hai, è dura poi credere a quello che non hai. Noi abbiamo per le mani qualcosa che ha un valore importante, però è da valorizzare sempre di più. Compreso il settore giovanile, preso anche ad esempio all’estero", ha spiegato il presidente.
Il cammino dell'Inter è già tracciato, tra giovani lanciati in prima squadra e prodotti del vivaio utilizzati sul mercato all'interno di trattative. Il prossimo ingresso in società di Kamchi Li, Kenneth Huang e Fabrizio Rindi si inserisce in questo contesto di espansione, che fa della valorizzazione del marchio un punto fermo. A partire dalla Cina, mai come adesso piattaforma di lancio per le ambizioni nerazzurre.
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