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L'Inter vuole rivincere subito. La seconda stella è arrivata al termine di una stagione dominata, ma rispetto all'ultimo scudetto vinto non ci sarà smobilitazione. Tutti i big sono stati confermati e sono già stati inseriti tre tasselli importanti.
"Fatto 20, l’Inter vuol fare 21. Perché se l’attesa per la seconda stella è durata tre anni, quella per il secondo scudetto di fila si protrae da molto, molto di più: il bis manca da 14 anni. Cinque campionati consecutivi in totale, tra il Mancio e lo Special One, avevano scavato un solco enorme tra l’Inter e la concorrenza. Oggi come allora, la missione nerazzurra è un ritorno al futuro: dominare a lungo, di nuovo, e fare la storia", scrive La Gazzetta dello Sport.
"L’Inter... è rimasta l’Inter dello scudetto stravinto con distacchi in doppia cifra. Quando, a metà agosto, si comincerà a fare sul serio, i big della seconda stella saranno tutti al proprio posto: da Lautaro a Barella, da Calhanoglu a Bastoni. La società non si è privata – e non si priverà – dei pezzi grossi, ma ha lavorato per migliorare dove si poteva. E lo ha fatto con largo anticipo: ai colpi a costo zero di Taremi e Zielinski, presi di fatto a gennaio da svincolati, si è aggiunto l’acquisto di Josep Martinez, arrivato a mercato appena aperto. Lo stesso si può dire guardando alla panchina: mentre Milan, Juve e Napoli ripartiranno da allenatori nuovi (Fonseca, Thiago Motta e Conte), Simone Inzaghi comincerà la sua quarta annata al timone dell’Inter. Questo Inzaghi è un tecnico più coinvolto nelle strategie di mercato, sempre più legato a un gruppo del quale conosce praticamente tutto, e si affaccia al 2024-25 accompagnato da quell’aura speciale che solo uno scudetto può regalare a un allenatore che non ne aveva mai vinti prima".
"La quarta Inter di Inzaghi, la prima targata Oaktree nonché la prima di Marotta da presidente, nasce con le stesse premesse di quelle pluriscudettate del passato recente. Non si smobilita, semmai si interviene per alzare il livello e aumentare il vantaggio sulla concorrenza. È una strategia legata alla struttura della squadra: l’Inter campione è cementata al punto giusto per andare con il pilota automatico, tutti sanno cosa fare e come farlo. Il 3-5-2 di Inzaghi ha gettato le basi, l’allenatore lo ha rimodellato anno dopo anno fino ai risultati eccellenti dell’ultimo campionato", aggiunge il quotidiano.
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