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Bisseck, finito il processo di “Interizzazione”. Inzaghi, un altro pezzo per l’Inter del futuro

Il giovane difensore tedesco ha saputo aspettare il suo momento e ha sfruttato le occasioni che Inzaghi gli ha regalato, anche grazie alle varie assenze in difesa

Arrivato in estate quasi come uno sconosciuto, Bisseck sta piano piano prendendosi il palcoscenico. Il giovane difensore tedesco ha saputo aspettare il suo momento e ha sfruttato le occasioni che Inzaghi gli ha regalato, anche grazie alle varie assenze in difesa.

"Yann Bisseck ha conquistato l'Inter un minuto alla volta, un allenamento dietro l'altro, fidandosi lui del suo allenatore e poi i suoi compagni di lui. Non è un processo scontato, soprattutto per un giovane difensore con il fisico imponente che sbarca in Italia da un piccolo club come l'Aarhus e dopo esperienze sporadiche in tre campionati diversi e in tre società non certo di primo piano. Serviva fiducia in Yann, insomma. Per acquistarlo (7 milioni: grande mossa di Marotta e Ausilio), per decidere che fosse già pronto per dare una mano. Per mandarlo in campo da titolare in tre partite consecutive nel momento in cui la Juve sbaglia la partita di Genova consentendo all'Inter di abbozzare la prima fuga stagionale", scrive La Gazzetta dello Sport.

E serviva che Yann avesse fiducia in se stesso, ma su questo c'erano pochi dubbi. Basta vedere l'hashtag con cui timbra ogni post su Instagram, quel "trusttheprocess" che è diventato il suo motto prendendolo in prestito da Joel Embiid, pivot dei Philadelphia 76ers, la squadra Nba per cui Bisseck tifa.

Il processo di "Interizzazione" del difensore tedesco porta la firma di Simone Inzaghi, che ne ha curato meticolosamente l'inserimento nel nostro calcio. L'allenatore dell'Inter ha saputo ottenere ottimi risultati nella prima parte di stagione senza dimenticare le riserve e facendo crescere Bisseck al punto da schierarlo non solo negli ultimi minuti, come accaduto fino all'inizio di dicembre ma anche da titolare: contro Udinese, Lazio e Lecce Yann è stato il braccetto di destro. Tre vittorie, nessuna rete incassata e il gol segnato proprio da Bisseck per stappare la gara contro i pugliesi dopo che lui stesso aveva preso una traversa.


"C'è un dato abbastanza emblematico: nei 281 minuti in cui è rimasto in campo il tedesco, la capolista ha realizzato 9 gol e non ne ha incassato alcuno. La fisicità è devastante: 196 centimetri, uno stacco imperioso, ma anche un passo e un'agilità che non ti aspetti da un ragazzo di quelle dimensioni. Bisseck è sempre concentrato e coordinato, qualità che gli hanno consentito di fare finora pochissimi falli e di non prendere cartellini. E' giovane, ancora un po' inesperto e commetterà qualche errore. Ma l'Inter ha trovato un altro pezzo importante per il suo puzzle del futuro, anche perché Bisseck è destro di piede, ma sa usare pure il sinistro e quindi può giocare da braccetto su entrambi i lati e la sua duttilità (in passato è stato schierato davanti alla difesa) è ancora da scoprire", aggiunge Gazzetta.

 


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