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Yann Auriel Bisseck è stato il grande protagonista del successo dell'Inter contro il Lecce: il centrale tedesco ha sbloccato l'incontro con un colpo di testa, realizzando così il suo primo gol con la maglia nerazzurra, ha colpito una traversa ed è stato insuperabile in difesa, confermando le buone prestazioni esibite nelle ultime uscite. Complici gli infortuni di alcuni compagni di reparto, l'ex Aarhus ha avuto la chance di mettersi in mostra e non l'ha sprecata, dimostrando come l'apprendistato ad Appiano Gentile sia ormai finito.
Una crescita rapida e significativa, come evidenzia La Gazzetta dello Sport: "Inizialmente Bisseck ha tentennato, ha approcciato timidamente ai palcoscenici finendo per evidenziare qualche lacuna tecnica e di maturità, ma poi ha capito che quel che di buono si era visto in estate era anche dovuto al coraggio dell'interprete, alleggerito dal carattere amichevole degli impegni. Così Yann si è riproposto nella versione intraprendente del pre-campionato e la personalità è emersa prepotentemente, accompagnata dallo strapotere fisico.
Difensivamente c'è ancora da sgrezzare una mole non esattamente raffinata, ma Bisseck è grande e grosso e l'efficacia lo premia se è lui per primo a crederci. In più, il difensore è tornato appunto a lanciarsi in fase offensiva, un treno che piomba in progressione sugli ostacoli di turno e spesso finisce palla al piede negli ultimi 30 metri. La sua stazza, poi, lo rende ovviamente una vera minaccia sui calci piazzati proprio come il Lecce ha sperimentato nelle tre occasioni sopra citate".
"Attualmente si può affermare che l'investimento economico su Bisseck possa già avere un ipotetico ritorno del doppio di quei 7,5 milioni di euro concordati con l'Aarhus. Non che nei programmi societari ci sia una sua cessione, tutt'altro, ma un classe 2000 con le caratteristiche di Yann non sarebbe mai lasciato libero per meno di 15 milioni circa, il che rende centrata l'operazione estiva degli uomini mercato nerazzurri".
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