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Su inter.it i passi principali delle dichiarazioni rilasciate da Michael Bolingbroke nel corso delle interviste realizzate a Giacarta:
”Erick Thohir è stato uno dei motivi principali del mio arrivo all'Inter: è un imprenditore molto dinamico, che con il suo carisma, la sua visione, mi ha affascinato e convinto a lasciare il Manchester United per una nuova e affascinante avventura. Ha una grande passione, così come anche Massimo Moratti ce l'ha: per me è un onore poter lavorare con loro e provare a mettere in pratica i loro sogni.La Società adesso deve concentrarsi sugli obiettivi di medio termine, tra cui essere uno dei 10 migliori club al mondo in campo e fuori dal campo. Un elemento importante per questo obiettivo è una partecipazione costante in Champions League ma non solo. Ovvio che speriamo ancora di cominciare dall'anno prossimo ma se sarà dall'anno dopo ancora non succederà nulla, non vuol dire che i nostri piani andranno a rotoli.
Noi lavoriamo sul medio termine e Mancini non ha ancora avuto una sessione di mercato estivo tutta sua per costruire la squadra. In estate avrà l'occasione di costruire la squadra che desidera per mettere in campo la formazione che preferisce. Avrà una squadra completamente a sua immagine. Io guardo alla prossima stagione e credo che sarà una grandissima annata per questo club.
Se Mancini rimarrà sicuramente? Certo, a meno che voi non sappiate qualcosa che io non so! (sorride, ndr) Per essere tra i 10 migliori club al mondo, fuori dal campo ci stiamo concentrando su varie aree di business, come aumentare gli introiti dello stadio, ma anche lavorare a quelli commerciali, e come aumentarli con sponsorizzazioni diverse. Senza dimenticare che vogliamo raggiungere i nostri fan in tutto il mondo e i digital media sono uno strumento potente per farlo. Per fare tutto questo il presidente Thohir ha messo insieme una squadra di dirigenti che rappresentino il meglio nei rispettivi campi, da ogni parte del mondo. Del resto il nostro nome è Internazionale. Quando si vince è più facile che la squadra abbia fiducia in se stessa e ovviamente la cosa aiuta, ma i calciatori dell'Inter sono tutti professionisti e hanno la pelle dura. Hanno dimostrato di sapersi rialzare, analizzare cosa non è andato e concentrarsi sulla partita successiva. Icardi simbolo di una squadra dalla pelle dura? Beh, io non giocherei mai contro uno come Icardi. È fantastico!".
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