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Mercoledì 27 aprile dovrebbe giocarsi Bologna-Inter, a meno che il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni accolga il ricorso dell'Inter contro le decisioni del Giudice Sportivo e della Corte Sportiva d'Appello della FIGC. Secondo La Gazzetta dello Sport, l'ipotesi che l'appello venga accolto non è da scartare: "Tutti i precedenti dicono che il match si giocherà, ma l'Inter ci crede per due motivi (non la famosa distinta messa online dagli emiliani, bensì il mancato reclamo e la 'strana' lista dei contatti stretti) che differenziano il comportamento del Bologna dalle altre squadre impossibilitate a uscire dalla bolla a causa di un focolaio. L'avvocato Angelo Capellini, che mercoledì sarà collegato da remoto con il Collegio di Garanzia, basa la propria tesi intanto sul fatto che il Bologna al tempo non ha fatto nè il pre annuncio di reclamo nè il reclamo stesso. Se c'è una causa di forza maggiore che ti impedisce di giocare, dovresti andare dal Giudice a invocarla. Atto che il Bologna - a differenza di tutti i club trovatisi nella stessa situazione, anche nella stagione scorsa - non ha mai depositato", spiega poi il quotidiano.
L'Inter, dunque, ritiene di aver possibilità di ottenere il 3-0 a tavolino e il verdetto è atteso tra mercoledì e giovedì. "L'ipotesi più probabile resta la bocciatura del ricorso, anche perché ci sarebbe un rischio politico. Se infatti a fine maggio l'Inter vincesse lo scudetto con un punto di vantaggio e il 3-0 a tavolino risultasse dunque decisivo, le polemiche sarebbero infinite. Quello del Collegio di Garanzia del Coni è però un tribunale più strutturato rispetto a quelli dei primi due gradi. E l'Inter confida che possa valutare in modo più approfondito tutti gli elementi", la chiosa della Gazzetta.
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