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Bonazzoli: “Samp? All’Inter da sempre, lì per lì ero dispiaciuto. Bonimba? Sono…”

Sabine Bertagna

Tira calci al pallone da quando ha 4 anni e si deve misurare con l’etichetta di predestinato perché ha esordito nell’Inter prima dei 17 anni. In un’intervista a Vogue Uomo Federico Bonazzoli si racconta e “gioca” a...

Tira calci al pallone da quando ha 4 anni e si deve misurare con l'etichetta di predestinato perché ha esordito nell'Inter prima dei 17 anni. In un'intervista a Vogue UomoFederico Bonazzoli si racconta e "gioca" a fare il modello. Ha iniziato a giocare prestissimo e "sempre con gli stessi colori ho passato anni indimenticabili", spiega. A breve andrà in ritiro con la sua nuova squadra, la Sampdoria. Come ha vissuto questo passaggio? "Be', se su diciotto anni ne hai passati dodici con una sola maglia il senso di appartenenza e di affetto si può comprendere senza spiegazioni. Lì per lì, ero dispiaciuto. Ma analizzando le cose ho visto tutto in modo più corretto e professionale, ritrovando all'istante il mio entusiasmo. Sarà una nuova fase, in un grande team che punta sempre a valorizzare i talenti più giovani. Giocare è essenziale: voglio meritarlo il più possibile." Ha già un obiettivo a breve termine, Bona: "Sogno di realizzare otto gol: sarebbe un bel passo avanti."

Obiettivi concreti, un passo alla volta: è questo il suo modo di affrontare il calcio "Uno scalino alla volta! Essere a diciotto anni in serie A è qualcosa di bello. Rimanerci sarebbe meglio, così potrei alzare ancora un po' l'asticella." Segna anche in rovesciata e qualcuno lo accosta a Bonimba: "Un colpo che mi riesce, ma segno in tutti i modi. E' la mia caratteristica più evidente, insieme alla predilezione per il piede sinistro. Boninsegna? Sì, qualcuno mi chiamava Bonimba. Sono un "mancino creativo" come lui, e come lui do il meglio negli ultimi sedici metri. Il paragone mi fa piacere, ma ho tanto da imparare, in particolare nella fase di non possesso e con il destro."

Botta e risposta: "Dopo la coppia Messi-Ronaldo? Neymar-Pogba. Top player preferito? Ibrahimovic. Squadra estera? Real Madrid. Campionato estero? Premier League, quando sarò pronto mi piacerebbe giocarci. Un mister nel cuore? Salvatore Cerrone. Troppi stranieri in A, perché i nostri giovani non provano ad uscire? Qui si sta troppo bene. A me, poi, la concorrenza piace. Un pari età straniero sul quale scommettere? Brown, del Chelsea. E' un esterno d'attacco fortissimo."