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Borja Valero, un cervello con polmoni da fondista. I numeri del giocatore dell’Inter

Gianni Pampinella

Per Gregorio Manzano era diventato un’ossessione. Un giocatore da avere nelle sue squadre assolutamente. Borja Valero lo aveva fatto innamorare fin da quando lo fece esordire nella Liga il 2 settembre 2007 con il Maiorca. Nel 2011, quando «Goyo» Manzano era seduto sulla panchina dell’Atletico Madrid lo avrebbe voluto acquistare dal Villarreal e portarlo nell’allora «Vicente Calderon». Luciano Spalletti, a distanza di anni, lo avrebbe voluto alla Roma l’anno scorso e lo ha ottenuto quest’anno a Milano. «Con Borja ci si siede e lo si ascolta mentre ci spiega un bel po’ di cose del calcio: c’è solo da imparare da uno come lui» – aveva raccontato simpaticamente l’allenatore dell’Inter durante l’ultima pausa per le nazionali del mese di ottobre. Vincenzo Montella, l’allenatore con cui ha disputato più gare in carriera (130) lo adora. A Firenze ha adottato il soprannome di «Sindaco» e a vederlo giocare a Milano si capisce il perché.

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