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Ha dovuto aspettare 11 partite, Borja Valero, per timbrare la sua prima rete con la maglia dell'Inter. D'altronde, i gol non sono mai stati il suo forte. I piedi, però, quelli sì, il centrocampista spagnolo li sa far cantare. Del resto, questo è il vero motivo per cui Luciano Spalletti lo voleva prima con sé a Roma e poi lo ha voluto a Milano. In queste prime giornate di campionato si è visto quanto l'allenatore nerazzurro conti su di lui: se l'Inter sta pian piano migliorando dal punto di vista del gioco, il merito è anche e soprattutto di chi, come Borja Valero, sa sempre fare la cosa giusta al momento giusto. E i risultati si vedono.
Nella squadra dei record, quella dei 29 punti in 11 gare, l'ex Fiorentina è sempre più al centro del gioco e dell'intero progetto nerazzurro. Undici volte da titolare su undici, 883 minuti giocati (a 32 anni), alla faccia di chi lo credeva ormai sulla via discendente della carriera. Per Spalletti è ovviamente insostituibile: troppo importante il suo lavoro di cucitura del gioco interista, la sua capacità di pensare velocemente e di trasmettere la sua personalità ai compagni. La partita contro il Verona, gol a parte, ne è stata la prova lampante. Come riportato da Sky Sport, infatti, Borja Valero ha totalizzato l'87,3% di passaggi riusciti, con 3 tiri, 3 cross e un gol, ovviamente. Numeri che devono per forza essere inseriti sotto la voce "leader". L'epicentro del progetto nerazzurro.
(Fonte: Sky Sport)
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