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Getty Images
Un grande giocatore lo si vede nelle partite importanti e quando piovono le critiche e lui riesce a rispedirle al mittente con le prestazioni. Se Marcelo Brozovic ancora non è riconosciuto da tutti come tale è semplicemente per quella discontinuità che sembra essere un po' un suo marchio di fabbrica.
Nelle ultime settimane le sue prestazioni non esaltanti e l'ascesa di Eriksen come regista lo avevano messo in discussione. Ma la prestazione di ieri è stata di alto livello. Ha preso in mano la manovra della squadra di Conte ed è cresciuto col passare dei minuti. Una risposta a chi invocava il danese dal 1', ma anche la conferma che la concorrenza non può far altro che bene. E i numeri confermano la bontà della sua prestazione. Solita moto perpetuo con 13,309 km percorsi, di cui oltre 10 in corsa, ma non solo, c'è anche tanta qualità nella sua partita.
Primo per palloni toccati, 104,e per passaggi riusciti dalla tre quarti, ben 26. Ma non solo: il croato ha messo a segno due passaggi chiave, come Hakimi. Sono 88 i passaggi riusciti da Brozovic, nessuno come nella formazione nerazzurra. 94% di passaggi andati a segno, 55 passaggi in avanti e ben 7 recuperi. A dimostrazione che c'è un po' di tutto nella prestazione del regista dell'Inter: quantità, qualità, interdizione e rifinitura.
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